CRONACA

Velletri – Un nuovo sit-in di protesta di fronte al carcere. Pochi agenti e troppi detenuti

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IMG_4400di Federica Tetti

E’ storia nota quelle delle problematiche che aleggiano sulla casa circondariale di Velletri, a partire dalla carenza di organico che ancora una volta torna agli onori della cronaca e non smette di preoccupare tutte le realtà coinvolte, da molto tempo in attesa di una concreta serenità lavorativa.

La condizione di disagio avvertita ormai da molti all’interno del Carcere di Velletri ha portato le maggiori organizzazioni sindacali SIPPE, CIGL, CISL, UIL, SAPPE, UGL, CNPP e OSAPP a firmare un documento proclamante lo stato di agitazione e l’astensione dalla mensa di servizio a causa degli inascoltati solleciti, per integrare il contingente di personale di polizia penitenziaria dell’istituto carcerario, a partire dal 1 dicembre scorso.

Nella mattinata di oggi, tutti i sindacati firmatari del documento si sono ritrovati per l’ennesimo sit-in nel piazzale antistante le porte del carcere per protestare contro l’assordante silenzio dei vertici dell’amministrazione penitenziaria, incurante finora del pericolo e delle richieste di soccorso, in previsione di una manifestazione davanti la sede del Dap a Roma, se le istanze continueranno a rimanere inascoltate.

IMG_4411“Il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria continua ad allontanare con distacchi altro personale dall’istituto in questione – ha dichiarato il Segretario Generale Sippe, Alessandro De Pasquale – senza minimamente preoccuparsi della drammatica realtà lavorativa ivi esistente. I detenuti sono raddoppiati ma la pianta organica, che su carta conta 179 elementi, è rimasta la stessa. Con l’attuale numero di agenti attivi, non risulta possibile mantenere il rapporto di almeno un agente per ogni due detenuti, come suggerisce la media nazionale. Per tale ragione – ha proseguito – ci sono atti senza particolari procedure che il provveditorato dell’amministrazione penitenziaria potrebbe tranquillamente emanare come il rientro in sede dei distaccati, assegnati regolarmente alla struttura e una volta che sono tutti qui, poi si fa la conta e si cerca di aprire un tavolo di confronto sulle problematiche”. Tanti i rappresentanti sindacali, oltre a De Pasquale, presenti; tra di loro anche Stefano Branchi, coordinatore regionale Cgil polizia penitenziaria, Carmine Olanda segretario locale Sippe, Ciro Borrelli, vice segretario locale del Sippe, Enzo Felci coordinatore locale Cgil, Enzo Felci coordinatore locale della Cgil,  Stefano Carboni dempre della Cgl e, infine, Massimo Serretiello, dirigente locale Cisl.

IMG_4407Con la nomina di Santi Consolo a capo del Dap le risposte tanto attese potrebbero arrivare: “Posso solo sostenere con certezza che è la persona giusta al posto giusto – ha concluso De Pasquale –. Questo è il cambiamento che volevamo nell’interesse dell’amministrazione e della Polizia Penitenziaria”. 

Nella manifestazione di stamene è intervenuto, inoltre, anche l’avv. Angiolo Marroni, il garante dei detenuti del Lazio, pronto a fare fronte comune in questa battaglia, convinto che se cambieranno le condizioni lavorative degli agenti penitenziari anche la qualità della vita dei detenuti potrebbe beneficiarne.