POLITICA

Genzano – Ancora veleno sul Pd genzanese: le gravi denunce di una lettera anonima. La reazione del segretario provinciale

Lettera anonima Pd

Lettera anonima Pddi Federica Tetti

Distruzione di un partito per calcoli personali, violazioni di norme, congresso farsa, condizionato da qualche posto di lavoro, falsa riunificazione utile solo a pochi noti, finti iscritti e scomparsa di 20mila euro, il tutto con la compiacenza dei dirigenti provinciali: queste alcune delle accuse mosse da una lettera anonima, diffusa da un profilo facebook in queste ore e fatta circolare ad arte nel ‘mare magnum’ dei social network. Si sa solo che a firmarla sono tanti non meglio identificati tesserati del Pd genzanese, i cui nomi, però, non compaiono in calce alla missiva, indirizzata alla segreteria provinciale del Partito Democratico.

Precisando che un troll su internet è un individuo che in modo anonimo sfrutta la comunicazione agevolata dei social network, per disturbare o far passare un messaggio, è stato sin da subito chiaro a tutti come questa missiva, priva di firma, perdesse gran parte della sua autorevolezza.

Questo tentativo di mettere in luce alcuni aspetti agli occhi di qualcuno potrebbe anche apparire nobile, ma questa lettera pare ugualmente inserirsi in giochi di potere, che ad una lettura ingenua sembrerebbero biasimati da questi tanti tesserati  e che ancora una volta testimonierebbero l’esistenza di un partito allo sbando. Se è vero che l’unione fa la forza i tanti tesserati dovrebbero mettere in calce le proprie firme,  in modo che l’atto di fiducia espresso attraverso il voto elettorale, possa essere indirizzato alle persone giuste.

Che nel Pd genzanese sia in atto da tempo una vera e propria guerra di correnti era chiaro a tutti: tutti contro tutti verso la deflagrazione finale o il ricompattamento da alcuni auspicato. Di seguito, a beneficio di tutti, il contenuto della missiva, che di certo qualche spunto di riflessione lo fornisce…Immediata è però arrivata la replica del segretario provinciale del Partito Democratico, Rocco Maugliani, che ha contestualmente annunciato che martedì prossimo sarà proprio a Genzano, forse per toccare con mano lo stato di fibrillazione del partito genzanese.

DI SEGUITO LA LETTERA AFFIDATA A FACEBOOK

Alla segreteria del PD Provincia di Roma

Scriviamo questa lettera, chiedendone la pubblicazione su un giornale locale, in quanto non crediamo più ai normali canali di comunicazione che sono sempre esistiti tra iscritti e dirigenti. Siamo in tanti e abbiamo deciso di non ritirare la tessera dell’anno in corso e per i prossimi anni, qualora dovesse permanere, presso il Circolo di Genzano, la situazione che tutti abbondantemente conoscete. Non vogliamo qui parlare della gloriosa storia del partito di Genzano, ma denunciare pubblicamente quella degli ultimi anni, nei quali in modo continuo e sistematico si è proceduto alla distruzione del partito per calcoli personali. Con il Congresso del 2013, una mostruosa farsa con violazioni di norme e regolamenti, pacchi di tessere sono finiti nelle mani di persone non iscritte al partito con la compiacenza di dirigenti provinciali e del commissario di circolo, si è toccato il fondo. Sembrerebbe addirittura che il congresso sia stato condizionato da qualche posto di lavoro! Ci risulta che i fatti in questione sono stati ampiamente documentati a tutti i livelli, ma si è preferito far finta di niente, in ragione di una falsa riunificazione utile soltanto ai soliti noti.

Veniamo ad oggi: il segretario del circolo è sospeso in quanto indagato nella vicenda giudiziaria Marco Di Stefano – Lazio Service e, come si dice in questi casi la giustizia farà il suo corso. Non è di questo che ci vogliamo occupare, ma della situazione del circolo:

A distanza di alcuni giorni dall’avviso di garanzia che ha raggiunto il segretario un silenzio assordante è piombato sul circolo. Ovviamente ci saranno i soliti tre-quattro che attraverso i capi-bastone staranno affrontando il problema. Tra circa 1500 iscritti del 2013, come tutti sapete, un gran numero sono finti, ma i veri iscritti qualche diritto dovrebbero averlo. Oppure pensate che sono tutti cretini pronti a rispondere alla chiamata del capetto di turno. I segnali che ci sono in giro, non vi dicono niente?

L’attuale gruppo dirigente, espressione di un congresso farsa, ovviamente non gode di nessun credito tra i tanti genzanesi che hanno nel passato considerato il partito punto di riferimento. Ovviamente non ci sono state iniziative politiche se non in presenza di appuntamenti elettorali.

Non è stata fatta la festa dell’unità per mancanza di fondi e non si riesce a capire, o non si vuole capire, dove sono finiti più di 20.000,00 (ventimila) euro lasciati in cassa dal penultimo tesoriere e l’anno scorso sono state vendute circa 1500 tessere che sono servite a falsare il Congresso.

Il tesseramento 2014 non è stato fatto. Si dice che in questi giorni in gran segreto si faranno un po’ di tessere in previsione del Congresso.

Quanto sopra è ben noto agli organismi dirigenti del partito a tutti i livelli. Orfini dice: “Saremo durissimi, cercheremo chi ha sbagliato. Riusciremo a stroncare la cancrena che ha ridotto così il Partito di Roma, il Partito Romano, deve essere raso al suolo”.

La domanda che formuliamo è: la segreteria di Roma Provincia intende fare la stessa cosa sui circoli del territorio, e quindi anche su quello di Genzano, oppure vuole continuare ad insabbiare come ha fatto fino ad oggi? Farete pulizia o andrete avanti con reggenti, triunvirati e conferenze di organizzazione che a questo punto non servono a niente?

LA REPLICA DEL SEGRETARIO PROVINCIALE

ROCCO MAUGLIANI: “Il congresso del circolo del Partito Democratico di Genzano nel 2013 si è svolto secondo le regole previste dal regolamento regionale del Partito. Alle votazioni hanno partecipato centinaia di iscritti e le tessere, regolarmente registrate nell’anagrafe, sono risultate pagate secondo le modalità contemplate. La commissione per il congresso e gli organismi di garanzia non hanno riscontrato nella fase congressuale nessuna irregolarità, a dispetto di sollecitazioni che si sono rivelate manifestamente infondate. In un partito ci sta anche che chi la pensi in maniera diversa da noi risulti essere maggioranza all’interno di un consesso democratico, senza che questo comporti necessariamente l’esistenza di un qualche complotto e di un qualche raggiro fraudolento. Quello che non ci sta è che vengano mosse accuse gravissime non suffragate da nessun riscontro probatorio solo allo scopo di gettare fango e discredito, approfittando magari di un momento politico complessivamente difficile che richiederebbe al contrario maggiore senso di responsabilità. Non so chi siano materialmente i fantomatici estensori di questo pezzo pubblicato dal vostro giornale. Quello che so è che non verrà consentito a nessuno di formulare illazioni su fatti destituiti di ogni fondamento reale per quelle ragioni correntizie e per quegli interessi personali che si dichiara di voler combattere. Quanto all’attuale situazione del circolo di Genzano, a seguito dell’autosospensione da tutte le cariche politiche del segretario, oggetto di un’indagine giudiziaria da lui resa pubblica e per la quale ha ritenuto con senso di responsabilità di fare un passo indietro, in attesa che la sua situazione personale venga chiarita nelle sedi opportune, martedì prossimo è stata convocata una riunione di direttivo nella quale, insieme al circolo, decideremo che assetto dare al partito in attesa di una possibile nuova fase congressuale”.

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