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Albano, quella macchina mangia plastica che proprio non piace

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macchina mangia plastica

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di Michela Emili

E’ diventato un vero e proprio caso l’aspra polemica sorta su Facebook in merito al posizionamento della macchina mangia plastica accanto all’ingresso dell’Albafor, sulla scalinata di piazza San Paolo che conduce alla Chiesa di San Gaspare del Bufalo.

A circa due mesi dalla sua installazione, ad opera della Garby, così come accaduto in altre parti della città, il grande scatolone per raccogliere la plastica in cambio di buoni sconto da spendere negli esercizi commerciali della città, ha urtato la sensibilità di alcuni cittadini che si sono attivati sui social network, ma non solo, esortandone la rimozione. Detto fatto, almeno è questa la previsione futura.

La piazza di proprietà della Curia, ma di fatto ad uso e servizio pubblico, sarò presto liberata da questa “bruttura”, stando a quanto dichiarato dalla società stessa, e posizionata in un luogo più idoneo a seguito di percorso autorizzativo.

Al di là dell’opportunità o meno di provvedere a più idonea installazione, infatti, ciò che è sorto in questa strana quanto bizzarra protesta, a difesa del decoro urbano anche a scapito delle buone pratiche di differenziazione dei rifiuti, è che la macchina è stata installata a seguito di solo accordo informale tra l’Albafor e la Garby, dietro consenso della Curia.

A mettere nero su bianco la contestazione è stata l’esponente del Movimento 5 Stelle Federica Nobilio, che, a difesa della zona di pregio deturpata dall’inopportuna presenza, benché utile, ne ha proposto il posizionamento all’interno dei locali della scuola.
Si ritiene che la struttura installata insista su un’area di particolare pregio storico-artistico (la piazza infatti è il cuore del tridente seicentesco di Albano Laziale sul quale si trovano diversi edifici storici), è l’area circostante all’ingresso dei Cisternoni Romani (perciò all’interno del circuito archeologico museale della città), nonché luogo di culto frequentato assiduamente da fedeli e turisti che oltre alla regolari funzioni si recano presso la Chiesa per venerare il noto San Gaspare giungendo da varie zone di Italia e anche dall’estero – scrive nella nota la grillina -. Per queste ragioni crediamo che la scelta del luogo di installazione (senza entrare nel merito dell’utilità in sé della macchina) sia assolutamente criticabile e inopportuno e che rechi un evidente danno ad un luogo che già non gode normalmente dell’interesse, dell’attenzione e della manutenzione necessarie da parte di chi dovrebbe averne cura”.

A difesa della macchina è intervenuto il consigliere delegato ai Rifiuti Luca Andreassi, benché manchino presso l’ufficio comunale qualunque tipo di richiesta e quindi di autorizzazione della stessa. “Quella macchina ha raccolto 4 tonnellate di plastica in soli due mesi – riferisce – ed è funzionale all’impegno  che ci siamo assunti di arrivare a differenziare, al livello più alto possibile, il maggior numero di frazioni merceologiche, impedendo la creazione di nuove discariche ed inceneritori”.

La Garby aveva indicato il termine di 48 ore per la rimozione della macchina, che di fatto, complice forse anche il sopraggiungere del weekend, sono già passate.