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Città Metropolitana, tra la protesta dei lavoratori approvato lo Statuto: torna l’elezione diretta

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di Michela Emili

E’ stato approvato giovedì 18 dicembre, nel pomeriggio, lo Statuto della Città Metropolitana. Il documento, tappa fondamentale di questa prima fase costituente, e punto di partenza verso l’operatività del nuovo ente di area vasta, è passato al Consiglio metropolitano dopo una lunga serie di audizioni con le realtà cittadine. 16 i voti a favore, 2 contrari del Movimento 5 stelle e 2 astenuti: così si è espresso Palazzo Valentini dopo che l’assise, composta dai sindaci e dai consiglieri eletti di Roma e Provincia, sotto la presidenza del sindaco metropolitano Ignazio Marino, ha visto inizialmente la dura protesta dei lavoratori della Provincia.
Sul piede di guerra, una nutrita rappresentanza dei dipendenti dell’ente ormai archiviato ha presidiato e ritardato i lavori del Consiglio per proteggere il proprio posto di lavoro. Su di loro pende la mannaia di un taglio di circa il 30% imposto dal Governo, che potrebbe lasciare a casa quasi mille lavoratori.

LA PROTESTA DEI DIPENDENTI – Il Consiglio ha approvato un ordine del giorno che ha raccolto le istanze dei dipendenti, il quale impegna il sindaco ad attivarsi nelle sede istituzionali opportune per esprimere preoccupazione per le ricadute occupazionali e per l’efficienza dei servizi erogati.
Appena approvato all’unanimità il documento, il sindaco Marino ha dichiarato di recarsi al Governo per affrontare la questione, saltando per questo la discussione e la votazione dello Statuto.

LO STATUTO –  Si torna all’elezione diretta, non solo del sindaco metropolitano, ma di tutti i consiglieri. E’ stata questa l’impostazione annunciata fin dall’inizio più o meno da tutti i componenti, per riavvicinare l’Ente ai cittadini, e questa la posizione espressa da tutti i consiglieri dei Castelli Romani, con l’eccezione del presidente del Consiglio di Albano, Massimiliano Borelli, riuniti nel convegno lanuvino dello scorso 5 dicembre, che intende tramutarsi in un appuntamento costante (LEGGI QUI).
Elezione diretta dunque, insieme all’individuazione di aree omogenee in cui suddividere il vasto territorio della Provincia di Roma, cercando di dare a tutti i Comuni equa rappresentanza.

“Non solo siamo andati in aula rispettando la tabella di marcia che ci eravamo dati – dichiara in una nota il  consigliere Michela Califano -, ma posso affermare che il lavoro svolto dalla commissione statuto e da tutti i partiti ha dato i suoi frutti. Il documento approvato è un testo pieno di contenuti che danno finalmente forma a questo nuovo ente, riconoscendogli un potere d’azione specifico e regolamentando organizzazione e funzionamento”.

Abbiamo votato favorevolmente perché la maggior parte dei nostri emendamenti sono stati accolti in un clima di collaborazione e confronto – ha dichiarato il consigliere di Lanuvio Andrea Volpi (Forza Italia) – nel rispetto dei tempi previsti per l’approvazione dello Statuto entro la fine dell’anno”.
Tra le richieste di emendamento del gruppo c’era quella di potenziare il ruolo dei Municipi, soprattutto in riferimento a quelli che confinano con l’hinterland romano, e la concertazione con i sindacati riguardo all’organizzazione operativa del nuovo ente, in riferimento appunto alla situazione dei lavoratori.

E’ strano però – aggiunge Volpi – che il sindaco metropolitano non abbia preso parte ai lavori per l’approvazione dello Statuto, il momento forse più importante per l’Ente, non rispettando i cittadini dei 121 Comuni che rappresenta”.

Di diverso avviso il gruppo dei Cinque Stelle, i cui emendamenti sono stati in gran parte respinti, e che hanno dato dunque il loro voto contrario.

In merito alla situazione dei lavoratori anche il sindaco di Rocca di Papa, Pasquale Boccia (PD), ha ribadito l’importanza che riveste la struttura organizzativa per rendere funzionale ed efficiente la Città Metropolitana: “Saremo uniti e coesi per richiedere al Governo gli strumenti necessari per dare risposte ai cittadini e per scongiurare il depauperamento delle risorse costruite nell’immediato passato”.

La proposta di Statuto della Città metropolitana di Roma Capitale verrà ora sottoposta alla Conferenza metropolitana, cui partecipano tutti i sindaci dei 121 Comuni interessati, per l’approvazione definitiva, lunedì 22 dicembre, alle ore 15, presso l’Aula “Giorgio Fregosi” di Palazzo Valentini.

 

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