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Albano – Scongiurata la chiusura del centro trasfusionale, ma la struttura va adeguata

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avisdi Michela Emili

Buone notizie per il centro trasfusionale di Albano Laziale dopo che, non essendo annoverato nella trasmissione dei servizi da parte dell’ Asl Rm H alla Regione Lazio, si erano diffuse non poche preoccupazioni circa la sua sopravvivenza.

Nell’incontro avuto oggi con il direttore sanitario dell’Asl – riferisce il presidente dell’Avis Luigi Agliocchi – c’è stata assicurata la volontà di confermare la presenza del centro trasfusionale ad Albano, o presso l’ospedale “San Giuseppe” o presso il distretto a via Galleria di Sotto, e di sanare la mancata comunicazione del servizio, sebbene i termini siano già scaduti”.

A gravare sui centri trasfusionali del territorio sono in realtà le nuove “Linee guida per l’adozione di ulteriori misure di sicurezza del sangue e degli emocomponenti”, emanate dal Centro nazionale sangue il 20 giugno 2014, e che impongono, a  decorrere dal 1 gennaio, un adeguamento dei sistemi utilizzati, anche da un punto di vista organizzativo ed informatico, e che ancora ad oggi vedono la quasi la totalità delle strutture fuori norma.

Le disposizioni però potrebbero essere prorogate per ulteriori sei mesi.

Intanto l’Avis di Albano ha già fissato e confermato per il prossimo 2 gennaio la prima raccolta sangue del 2015, mentre l’aggiornamento della situazione con i dirigenti Asl si avrà il 7 gennaio.