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Per Genzano un giorno speciale: inaugurata la ‘Casa-Famiglia Anna Maria’. Presto integrata nel circuito degli Ostelli della Gioventù

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  ??????????????????????????????? di Federica Tetti

La Casa Anna Maria ha aperto oggi ufficialmente le porte. Con l’inaugurazione di questa struttura, avvenuta stamane a Genzano, nello stabile appartenuto per anni alle Suore Spagnole in via Giacomo Matteotti, prende avvio una nuova realtà sociale ma anche una sfida lavorativa che parte dal basso. Un progetto portato avanti con grande caparbietà da Don Franco Monterubbianesi, presidente della Fondazione Prima del Dopo Capodarco Onlus con l’obiettivo principale di creare delle case famiglia  finalizzate all’integrazione sociale che si propongano  come soggetto sociale e politico che cooperi con i servizi sociali  territoriali.

 La casa-famiglia Anna Maria  sarà in grado di accogliere fino a dieci giovani disabili, i cui genitori non sono più in grado, temporaneamente o in via definitiva, di accudirli in modo adeguato. L’obiettivo è quello di ricreare una dimensione affettiva, che attraverso una serie di attività consentirà ai suoi ospiti una condizione di vita il più possibile integrata con la realtà sociale. 

  ???????????????????????????????“È attraverso l’accoglienza che si può cambiare la società – ha dichiarato soddisfatto Don Franco –. La casa di Annamaria, comunque, non sarà solo un centro per disabili, ma una vera e propria comunità al servizio del territorio. Cercheremo di restituire ai residenti una vita indipendente perché i giovani disabili hanno diritto ad una vita piena nella città, vita piena anche come lavoratori, come persone con una dignità”.

 Alla prima de ‘La Casa di Anna Maria’ erano presenti oltre a Don Franco, insieme a Ilaria Signoriello, suo braccio destro, il sindaco di Genzano Flavio Gabbarini, con molti esponenti del consiglio cittadino, tra cui la vicepresidente Marta Bevilacqua, Rosella Gabiati neo presidente del Coordinamento delle Associazioni di Genzano, Ileana Piazzoni deputata genzanese da sempre attenta alle politiche sociali e sanitarie, Augusto Battaglia presidente della Comunità di Capodarco di Roma e Rossano Salvatore presidente del C.E.S.C. (Coordinamento Enti servizio civile). Al fianco di Don Franco anche Vincenzo Apicella, vescovo della diocesi Velletri Segni.

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La struttura con annessa la Chiesa dell’Annunziata, costata alla fondazione circa 800mila euro, somma che  verrà corrisposta in 4 anni, si estende su una superficie di 1.600 mq. “Il processo di integrazione sociale deve essere lo scopo unico, perseguito in ogni attività, per realizzare la dignità di vita delle persone accolte – ha continuato Don Franco –. Oggi gli enti locali possono essere i protagonisti di quello sforzo di cambiare quelle realtà di centri diurni, di RSA che rischiano di essere luoghi puramente assistenziali per nulla promozionali del processo di integrazione che oltretutto non soddisfa per nulla i genitori per un durante noi in vista del dopo. In pratica la realtà della Casa Famiglia Anna Maria di Genzano deve rispondere a tutte queste esigenze , mano a mano che si procede nel suo sviluppo”.

???????????????????????????????Giovani, forze sociali ed economiche del territorio ed enti locali: è questa la combinazione giusta per Don Franco. “Solo così la famiglia non sarà più sola e il proprio figlio anche se grave, viene integrato nella normalità del vivere ove ogni disabile ha la sua dignità e la sua valorizzazione, qualsiasi sia la sua condizione. Da tutto questo lavoro in armonia profonda con gli enti locali dei Castelli Romani speriamo di essere presto riconosciuti dalla Regione come realtà nuova di case famiglia integrate”.

La Casa Anna Maria non sarà solo una residenza per disabili ma dopo un’opportuna ristrutturazione diventerà una vera e propria casa  dei giovani e offrendo camere accoglienti si inserirà nel circuito internazionale degli ostelli per la gioventù. Inoltre porterà avanti dei progetti di formazione e agricoltura solidale nei territori di Lanuvio e Nemi, allo scopo di proporre prodotti ortofrutticoli di qualità elevata con l’impiego di persone in difficoltà,  offrendo loro un giusto salario  e reinvestendo gli utili al sostegno delle attività solidali della Casa Famiglia.

???????????????????????????????Per parlare di progetti di agricoltura solidale, don Franco si gioverà anche della preziosa esperienza di Janmisson, giovane di origine brasiliana, esponente del movimento Sem Terra un movimento contadino nato nel 1984, dalle occupazioni di terra nel sud del Brasile. Tanti i giovani che aiuteranno Don Franco in questa avventura genzanese, tra cui Francesco Peluso che curerà il rapporto con gli enti locali e Matteo Iacoangeli che avrà il compito di coordinare il gruppo dei giovani e infine la preziosa collaborazione di Ilaria Signoriello, che alla fine della messa celebrata dal Sacerdote si è rivolta a lui dicendo: “La casa dei giovani è una bellissima scommessa.  Don Franco tu che sei sognatore tra sognatori, non correre troppo, dacci la possibilità di seguirti”. IMG_0005