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Velletri, sul Biogas a Lazzaria l’Aspal aspetta il consiglio comunale e avverte: ‘gettino tutti la maschera’

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Il presidente dell'Aspal, Stefano Giammatteo

Il presidente dell’Aspal, Stefano Giammatteo 

Giovedì 15 gennaio il consiglio comunale di Velletri tornerà a riunirsi e lo farà in seduta straordinaria, sin dalle 9.30 del mattino. All’ordine del giorno ci sarà infatti l’annosa vicenda dell’impianto di biogas a Lazzaria, fortemente contestato da associazioni e movimenti politici, ma, allo stato delle cose, ancora fattibile per l’Amministrazione comunale, cui il progetto pare far particolarmente gola. 

In prima fila contro la sua costruzione, sin dagli albori del piano, l’Associazione dei Produttori Agricoli del Lazio, capitanata dal presidente Stefano Giammatteo, da sempre ferventemente contrario a quello che non ha esitato a definire un progetto scellerato.  Più volte l’Aspal aveva sollecitato che il tema fosse portato in consiglio comunale, mettendo promotori ed oppositori di fronte all’obbligo, se non altro morale, di palesare la propria posizione in merito.

aspal “Finalmente – dichiara non senza una punta d’ironia Giammatteo – il presidente del consiglio comunale di Velletri, di comune accordo con i vari capigruppo, ha  finalmente detto il fatidico ‘si’. Siamo soddisfatti di questa convocazione – continua il direttivo dell’Aspal – perché gli amministratori e i consiglieri comunali di Velletri saranno chiamati a gettare la maschera, senza se e senza ma. In tempi non sospetti, e non ultimo nell’assemblea del 21 ottobre, andiamo ribadendo la nostra richiesta e proposta: sospensione dell’attuale progetto della Volsca Ambiente sulla biogas e contemporanea  istituzione di un tavolo o commissione permanente dove discutere la realizzazione di un impianto a  bassissimo impatto ambientale, con dimensioni nettamente inferiori e soprattutto compatibile con il nostro territorio”. Ci aspettiamo un forte senso di responsabilità da parte del consiglio comunale di Velletri e di tutta l’amministrazione, visto che nella zona interessata  ci stiamo giocando il futuro dei nostri figli e delle generazioni future.   Proprio per questo motivo ci aspettiamo una presenza massiccia degli agricoltori e dei cittadini, soprattutto quelli residenti nella zona dei Cinque Archi”.                                                                                                                                  

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