BREVITALIA – Così il sindaco di Rieti Simone Petrangeli ha commentato l’auto-candidatura a centro geografico d’Italia avanzata nei giorni scorsi dal Comune di Narni (TR). La verità, su dove si trovi esattamente il centro dello stivale, secondo Petrangeli, va ricercata “nella storia della nostra terra che, sin dai tempi più antichi, è definita e universalmente riconosciuta come l’Umbilicus Italiae”.
E’ una battaglia a colpi di carte, per ora non ancora bollate, quella che si sta combattendo tra Lazio ed Umbria, segnatamente tra la città di Rieti e il paese di Narni, nel ternano. Proprio gli umbri, nei giorni scorsi, hanno avanzato l’autocandidatura spontanea a centro geografico d’Italia, scatenando l’immediata e piccata reazione del sindaco di Rieti, Simone Petrangeli, che ha replicato con stizza che il primato di centro dello Stivale era e resta della sua città. “Non un caso – ha detto – che la nostra terra, sin dai tempi più antichi, è definita e universalmente riconosciuta come l’Umbilicus Italiae. La storia millenaria di Rieti – ha aggiunto il Primo cittadino sabino – parla chiaro e il Centro d’Italia gli appartiene”.
Un titolo che fa bella mostra di se anche nella targa in marmo che si trova in piazza San Rufo, lì dove da sempre si crede che rappresenti il vero centro d’Italia. A far cambiare idea agli umbri alcuni studi che dimostrerebbero, invece, che tale primato spetterebbe proprio a Narni e per avvalorare tale tesi avrebbero citato anche uno studio dell’Istituto geografico militare, che interpellato dall’Amministrazione reatina ha però smentito seccamente, rimarcando come l’Italia, essendo una tutt’altro che geometrica, rende impossibile, per la sua conformazione, stabilire quale sia l’esatto centro della Penisola.
