POLITICA

Velletri – Quaglia (Fdi-An): ‘Abusi edilizi al Rifugio dell’Artemisio. Cosa aspetta l’Amministrazione a riprenderselo?’

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rifugioA Velletri tutti conoscono la struttura denominata rifugio della forestale, l’edificio con annessa area limitrofa utilizzato da sempre per attività didattica e promozione del territorio, della fauna e della flora presente, situata nel cuore del Monte Artemisio che da mesi è alla ribalta delle cronache per spiacevoli episodi. Nell’ultima parte della sua prima consiliatura il sindaco Servadio decide di concedere l’edificio in comodato d’uso gratuito all’ente Parco Regionale dei Castelli Romani, che a sua volta svolge poi dei lavori edili. I documenti parlano chiaro “in caso di abusi edilizi il bene deve immediatamente tornare al Comune di Velletri (art.8)” ma nonostante ci sia un sequestro ad opera del Corpo della Forestale dello Stato, proprio per una serie di abusi edilizi individuati nel sito, certificati anche dagli uffici comunali preposti, l’amministrazione di centro-sinistra di Velletri non ha legittimato i propri diritti e non riprende il possesso e l’utilizzo totale del bene.

Va duro, ma nello stesso tempo porta in dote informazioni precise il Consigliere Comunale di Fratelli d’Italia-An Carlo Quaglia che sul tema si è da sempre battuto. ” Il rifugio della forestale situato nel cuore del Monte Artemisio deve ritornare ai cittadini di Velletri e alle associazione locali comprese le scuole – evidenzia proprio Quaglia – , di recente siamo stati ricevuti anche dal nuovo direttore del Parco Regionale dei Castelli Romani che è rimasto anche lui perplesso della mancata applicazione dell’articolo 8 del comodato d’uso firmato tra il Parco ed il Comune di Velletri che recita testualmente “…se vengono rilevati abusi edilizi il rifugio ritorna all’ente proprietario, il Comune di Velletri…”. Abbiamo più volte evidenziato pubblicamente alla collettività tutta che durante i lavori al rifugio sono stati rilevati, come si legge anche nei documenti ufficiali della Forestale e degli uffici preposti del Comune, degli abusi edilizi con successivo sequestro da parte proprio del Corpo Forestale dello Stato della struttura. In data 26 marzo 2014 come opposizione presentammo – aggiunge Carlo Quaglia – una apposita mozione per la violazione di quanto stabilito dal comodato d’uso tra il Comune di Velletri ed il Parco Regionale dei Castelli Romani per violazioni norme urbanistiche e nella seduta del Consiglio Comunale del 6 maggio 2014 il centro-sinistra veliterno, con il testa il Partito Democratico, ha bocciato la nostra richiesta di chiarezza e rispetto di quanto sottoscritto. Non soddisfatti di quanto precisato dall’amministrazione abbiamo richiesto altri atti ed il gViorno 3 febbraio 2015 è stata presenta una specifica interrogazione ancora sul rifugio della forestale e sulla procedura utilizzata, poi discussa poi il 12 febbraio. L’amministrazione di centro-sinistra di Velletri non vuole far rispettare quanto da lei stessa sottoscritto, una situazione paradossale. Ci teniamo a precisare che il rifugio è stato attualmente dissequestrato, ma ci sono ancora indagini in corso relative ai lavori e altro? E se gli stessi lavori eseguiti necessitano di un ulteriore verifica anche in base alle spese sostenute e gli stessi interventi svolti? Presenteremo una nuova interrogazione al sindaco Fausto Servadio ed al Consigliere Comunale Francesco Cavola delegato al patrimonio boschivo – conclude il Consigliere Comunale Quaglia – facendogli presente che nonostante quanto citato ed il comodato d’uso non rispettato ci si attiva ugualmente ad un bando pubblico per la gestione di esso. E’ d’obbligo pensare se questo si possa fare viste le violazioni emerse. Ci auguriamo una risposta positiva non solo a noi ma anche per i cittadini tutti. Già da qualche giorno ci siamo attivati presso la direzione del Parco dei Castelli Romani per l’accesso ad altri atti che saranno accuratamente valutati insieme ai cittadini e ai nostri tecnici e non escludiamo l’invio di tutti i documenti alle autorità competenti. Questo è soltanto la prima parte del lavoro dedicato alle problematiche del Monte Artemisio e non solo del rifugio della forestale” .

  

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