POLITICA

Albano – Grazie all’intesa Silvestroni-Righini la Regione approva l’ordine del giorno su vertenza Formalba

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Al centro, il candidato alla Regione Lazio Giancarlo Righini tra Marco Silvestroni e Francesco Lollobrigida nella sede di Albano

E’ grazie all’attento sollecito di Marco Silvestroni, consigliere della Città Metropolitana, nonchè candidato sindaco di Albano Laziale, che potrebbe essere dietro l’angolo una schiarita definitiva sulla vertenza Formalba (l’istituto di formazione, orientamento e ricerca che ha diverse sedi nei Castelli, tra le quali, oltre a quella di Albano, anche a Cecchina, Marino e Velletri, alle quali si aggiungono quelle di Pomezia, Valmontone e Colleferro).

Silvestroni, nell’intento di far chiarezza sulla vicenda, ha opportunamente coinvolto il consigliere regionale Giancarlo Righini, membro del suo stesso partito, Fratelli d’Italia – An, portando all’attenzion il caso del contratto di solidarietà  per 33 lavoratori della Soc. Formalba srl di Albano, rientranti in una lista di esuberi per la quale sembrava non esserci chiarezza sui criteri e quindi sulle modalità di stesura della lista.

Il consigliere metropolitanao aveva così auspicato un’audizione presso l’assessore al lavoro della Regione Lazio, Lucia Valente, al fine di ottenere una verifica sulla regolarità della lista, onde evitare che venisse redatta su basi poco trasparenti che esulassero sia i criteri tecnico organizzativi dell’azienda nonché il criterio della differenza tra lavoratori con partita Iva e lavoratori a tempo determinato. 

Tutti propositi ampiamente abbracciati e fatti proprio da Giancarlo Righini, che ha preso a cuore la vicenda presentando un apposito ordine del giorno, poi puntualmente approvato dall’assise regionale. Con lo stesso si chiede al presidente della Giunta e agli assessori competenti di impegnarsi a risolvere la vertenza che riguarda i lavoratori della Formalba. Si chiede di riconvocare le parti per un’analisi approfondita delle problematiche economiche-finanziarie, organizzative e gestionali che investono la Formalba. Nel corso dell’audizione era emerso che la Formalba, regolarmente accreditata presso la Regione Lazio come Centro di formazione professionale, nel mese di dicembre aveva comunicato la necessità di procedere al licenziamento di 33 lavoratori.  A seguito dell’apertura di un tavolo presso la Giunta, l’azienda ha fatto ricorso alla Cassa integrazione con sospensione dell’orario di lavoro del 40% per tutti i 162 lavoratori della sede di Albano Laziale e, successivamente, alla mobilità. I sindacati, nel corso dell’audizione, avevano denunciato che
l’ultimo stipendio percepito risaliva all’ottobre del 2014 e che l’azienda ha proposto una rateizzazione degli arretrati fino a febbraio 2015 “senza fornire alcuna garanzia circa la regolarità delle mensilità successive”. “Non risulta esperita – si legge – alcuna attività di auditing dell’azienda finalizzata all’individuazione delle criticità economiche e degli eventuali correttivi aziendali da adottare”, nonché alla “situazione di incertezza generalizzata circa il futuro dell’azienda che mina un  già precario equilibrio delle famiglie dei lavoratori”. 

Una proficua collaborazione che dovrà portare a far definitivamente luce sulla vicenda, con un’analisi approfondita delle problematiche economico-finanziarie dell’istituto. Soddisfazione viene espressa dallo stesso Silvestroni, che si augura che l’operazione verità faccia definitiva chiarezza e contribuisca al buon esito della vicenda. 

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