Stamattina si è verificato l’ennesimo rogo presso il campo rom La Barbuta di Ciampino e monta la rabbia dei residenti, o meglio, l’esasperazione, per una situazione che quasi giornalmente si ripete uguale a se stessa, se non peggio. Il fumo nero che si alza dalla discarica a cielo aperto che costeggia il campo, in cui trovano posto qualsiasi tipo di rifiuto e ingombranti, emanando un odore acre se non addirittura tossico, altro non è che lo scenario cui le comunità limitrofe sono ormai abituate da anni, nell’immobilismo generale.
I social network sono ormai diventati una sorta di archivio storico di episodi simili, accompagnati sovente anche da denunce di furti o altri atti criminali, a testimonianza di una situazione fortemente tesa che negli anni passati è sfociata anche in partecipatissime manifestazioni cittadine.
Ed ancora una volta la città intende mobilitarsi. Tutt’altro che risolti negli anni i difficili, complicatissimi, equilibri di convivenza, dopo l’episodio odierno la città pensa a un nuovo sit in di protesta, chiamando a rapporto anche i comitati di quartiere e il comitato sicurezza.
