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Velletri – Continua e dà frutti la solidarietà dei veliterni per il Malì

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 malì  di Pier Luigi Starace

Il nuovo anno solare sembra aver dotato d’un invisibile catalizzatore per la raccolta di fondi la parte destra di quel rilievo a “pala”, che per questo gli antichi romani, anzi velletrani avevano chiamato “Colle Palazzo”.

 Infatti, e vado da nord verso sud, nell’abitazione di Gaetano Zaralli, che si trova proprio all’inizio di questa zona, ho ricevuto 1000 euro raccolti dalla sua comunità parrocchiale, dalla casa di Cura Madonna delle Grazie, che si trova qualche centinaio di metri più giù, altri 1000, e finalmente dalle scuole elementari dell’Istituto comprensivo “Velletri sud-ovest”, che ha la sede centrale appunto a Colle Palazzo, ed i plessi campestri a Paganico, Soleluna, Mercatora la bella somma di 858.

maliLa disponibilità della Dirigente Anna Maria Del Sole, e quella, unita alle ammirevoli capacità organizzative delle insegnanti Donatella Caporro, Anna Maria Giaccio, Angela Montaperto, De Angeli, e tante altre, nonché delle collaboratrici, hanno permesso di raggiungere un risultato insperato in questi tempi di crisi.

Proprio alla fine della raccolta, dopo un’attesa di sei mesi, perchè la situazione ancora perdurante di guerriglia non permette regolarità di comunicazioni, sono arrivate le foto riproducenti i bambini che frequentano la scuola, gli animali “inurbati” durante il culmine della stagione secca, la situazione dell’orto maggiore ai primi di marzo.

Dalle fatture ricevute ho notato che molto, su mia iniziativa – una volta provveduto all’acquisto di cereali – è stato speso per mantenere in vita gli animali fino alla stagione delle piogge, perché essi rappresentano la risorsa indispensabile per la sopravvivenza degli uomini. Una nota positiva: il prezzo del cereale più necessario, il miglio, è sceso, ed anche abbastanza, per la prima volta da che ho iniziato ad occuparmi di Malì. Riguardo all’orto, che dimostra la generosità della Ditta Galante, bisogna ricordare che siamo nel momento più caldo dell’anno, e che quindi la continuità dell’innaffiamento non ha conosciuto trascuratezze.

 

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