Mentre nella sua Marino le turbolenze causate dall’arresto del suo successore tengono ancora banco (LEGGI QUI) il consigliere regionale di Forza Italia, Adriano Palozzi, continua n ella sua opera di demolizione delle certezze dell’Amministrazione regionale. “Consulenze ester ne, riparte la giostra dello sperpero di denaro pubblico. Dopo una calma apparente, durata alcune settimane forse nell’attesa che i pronunciamenti giuridici sulla nomina dei dirigenti zingarettiani facessero il loro corso, ecco che il Governatore del Lazio riapre i rubinetti e riparte alla ricerca di nuove professionalità esterne. Ben tre, questa volta, con altrettanti bandi, pubblicati sul BUR n 36 del 5 maggio 2015 e rese note sul sito istituzionale della Regionale Lazio”.
“Col primo bando – mediante atto di organizzazione n. G05381 del 4.05.2015 – la giunta regionale ricerca professionalità per il conferimento dell’incarico di dirigente dell’Area “Giuridico Normativa, Istituzionale e Gestione del Rischio Clinico” a soggetto esterno all’amministrazione regionale; col secondo – mediante atto di organizzazione n. G05383 del 4.05.2015 – l’esecutivo vuole reperire il dirigente dell’Area “Relazioni Istituzionali” della Direzione regionale “Per lo Sviluppo Economico e le Attività Produttive”; mentre col terzo – mediante atto di organizzazione n. G05382 del 4.05.2015 – la giunta Zingaretti ricerca professionalità per il conferimento dell’incarico di dirigente dell’Area “Porti e Trasporto Marittimo” della Direzione regionale “Territorio, Urbanistica, Mobilità e Rifiuti” a soggetto esterno all’amministrazione regionale. La procedura di scelta, prevista dai tre bandi in oggetto, è sempre la stessa e, seppur permessa dalla legge, lascia tante perplessità legate a opportunità e buonsenso: i criteri infatti non prevedono comparazione formale fra candidati, ma semplicemente l’obbligo di motivazione ai sensi del r.r. 1/2002. I contratti previsti sono triennali mentre il trattamento economico omnicomprensivo annuo lordo comprende stipendi tabellari di 43.310,80 euro e retribuzione di posizione di 45.102,85. I bandi di concorso, dunque, peseranno sulle tasche delle famiglie del territorio per quasi un milione di euro, ledendo al contempo la già calpestata dignità del nostro efficiente personale. Ma è mai possibile che nei nostri uffici, non si sia riuscita a reperire figure in grado di ricoprire questi ruoli? L’ho detto in tutte le salse e lo confermo anche oggi: Zingaretti la smetta di fare il presuntuoso, comprenda che le casse regionali non navigano nell’oro e la finisca con consulenze esterne inutili ed esose”.