POLITICA

A Rocca di Papa si volge lo sguardo alle Comunali del 2016: è toto-sindaco per il dopo Boccia

comune rocca di papa

comune rocca di papaE’ stata l’incombenza dell’approvazione del rendiconto 2014 a trarre in fallo anche il Comune di Rocca di Papa, così come molti in tutta Italia, che entro il termine del 30 aprile non è riuscito ad affrontare tutte le complesse incombenze dovute all’armonizzazione del nuovo sistema di regole contabili, tra cui, soprattutto il riaccertamento straordinario dei residui. L’abbandono dell’aula consiliare da parte della maggioranza, dopo aver spiegato i termini della vicenda, e il rinvio dell’approvazione del rendiconto alla successiva assise, ha messo sul piede di guerra parte della minoranza, che, stante la mancanza, si è rivolta direttamente al Prefetto. A richiedere il commissariamento del Comune sono stati i consiglieri Fondi Enrico, Romei Danilo e Crestini Emanuele, quest’ultimo sottolineando anche le preoccupazioni espresse nella relazione dei revisori dei conti, per una “serie di entrate che non si sono realizzate”.

Sebbene la richiesta di una proroga nei tempi è stata chiesta a gran voce anche dall’Anci nazionale, e che il tutto probabilmente si risolverà entro il mese corrente, il dato assai certo è l’inasprimento della situazione politica della città castellana che l’anno prossimo si avvia alle elezioni amministrative. I giochi sono aperti già da tempo, non solo perché in casa Pd bisognerà designare il successore del bis sindaco Pasquale Boccia, ma anche perché, dopo l’ultimo censimento, Rocca di Papa ha scavallato la soglia dei 15 mila abitanti, e dunque, per la prima volta si andrà al voto col doppio turno. Già proiettato verso le Amministrative 2016 è proprio il tenace combattente Crestini, che già da tempo, sprezzante della ancora consistente distanza dalla prossima campagna elettorale, ha già lanciato il suo slogan “Insieme per Rocca di Papa”, con tanto di simbolo turrito su sfondo rosso. Il centrosinistra invece sembra voler fare i passi per bene.

 Il segretario del Pd cittadino, la nominata Raffaella Taggi, ha già annunciato il congresso che si terrà il 6 e il 7 giugno. Da qui, poi, le Primarie, ormai date per scontate nonostante i mal di pancia iniziali attribuiti soprattutto al delfino del sindaco, Mauro Fei. La convergenza dei big del partito, più o meno tutti, con le dovute eccezioni, ricadrebbe – voce di popolo – proprio su di lui, ma il passaggio democratico è d’obbligo, e dunque che Primarie siano. In che modo e chi saranno i protagonisti ancora non è dato saperlo, certo è che il nome di Fei, che proprio di recente ha lanciato un appello all’unità del partito e al coraggio delle scelte, sarà sicuramente in lizza. Per il resto delle forze in campo è ancora presto per vari pronunciamenti. Probabilmente continuerà ad essere forte nel centrodestra la componente Enrico Fondi, anche se, proprio il doppio turno, potrebbe favorire altri affioramenti. 

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