POLITICA

Velletri – Omicidio stradale, in tanti alla raccolta firme di Fratelli d’Italia

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Grande affluenza di cittadini alla raccolta di firme a sostegno della proposta per il riconoscimento del reato di omicidio stradale, organizzata da Chiara Ercoli, referente della sezione di Velletri del Dipartimento Vittime della Violenza, uno dei Dipartimenti di supporto all’azione sul territorio del partito Fratelli d’Italia AN, raccolta di firme a cui ha aderito l’Associazione Vittime della Strada onlus.

Nel corso della giornata di sabato, lungo il banchetto su Corso della Repubblica, sono affluiti tanti cittadini, molti dei quali incuriositi e desiderosi di non far mancare il proprio apporto ad una battaglia ritenuta giusta e sacrosanta. Non è mancato l’apporto del consigliere regionale, Giancarlo Righini, come neppure quello dei consiglieri comunali, Dario Di Luzio e Carlo Quaglia. 

La battaglia, che da tempo il partito Fratelli d’Italia AN porta avanti, è finalizzata alla prevenzione ed a creare un giusto deterrente per chi viola le norme del codice della strada. La prevenzione si può attuare solo attraverso la consapevolezza che la sicurezza sulla strada è responsabilità di ciascuno di noi: ecco perché è stato distribuito a tutti un decalogo finalizzato a sensibilizzare all’educazione ed alla sicurezza stradale. La deterrenza può essere rappresentata solo da una pena equa e certa, come conseguenza del danno provocato. La raccolta di firme è nata, infatti, anche a sostegno della proposta di legge, presentata da un deputato di Fratelli d’Italia, per apportare modifiche al codice penale in materia di omicidio e di lesioni personali conseguenti alla violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale, proposta di legge che giace impantanata in Parlamento dal marzo 2013.

Tutti coloro che si sono avvicinati per chiedere informazioni e firmare si sono trovati concordi nell’affermare la necessità che si possa rendere giustizia a chi ha perso la vita per il comportamento criminale di un guidatore che ha violato coscientemente le più elementari regole del codice della strada o si e messo alla guida non essendo in condizioni di poterlo fare (perché sotto gli effetti della droga o dell’alcol). Ma l’attività di sostegno alle vittime della strada è solo una delle aree delle quali si occupano gli esperti ed i volontari del Dipartimento Vittime della Violenza di Fratelli d’Italia.

Più in generale, il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, in aderenza ad un programma lanciato dalla referente provinciale del Dipartimento Vittime della Violenza, Chiara di Fede, ha presentato in Consiglio, il 12 maggio, una mozione mirante ad attuare misure di prevenzione e contrasto della violenza di genere. La mozione parte dall’esigenza di emanare le disposizioni indispensabili per cercare di evitare e combattere il dilagante fenomeno del femminicidio e delle altre tipologie della violenza di genere (discriminatoria, sessuale, psicologica, di costrizione economica) e di porre in atto, parallelamente, i necessari provvedimenti per la tutela ed il supporto delle vittime. Purtroppo anche a Velletri i numeri relativi ai reati compresi nell’ampia categoria della violenza di genere sono allarmanti: dai dati pubblicati dalla Procura della Repubblica di Velletri, risulta che nel 2014 sono stati aperti ben 258 procedimenti e sono state fatte applicare 121 misure cautelari relativi alla violenza di genere.

Ecco perché il Dipartimento provinciale Vittime della Violenza FdI, con Chiara di Fede, ha invitato i gruppi consiliari a presentare una mozione in merito, ritenendo fondamentale ed imprescindibile che fosse l’Amministrazione pubblica la prima ad impegnarsi concretamente sul territorio a favore delle donne vittime di violenza, attraverso l’istituzione di un Centro/Sportello di primo supporto alle vittime e la predisposizione di un progetto di prevenzione e contrasto della violenza di genere. Naturalmente la Sezione di Velletri del Dipartimento Vittime della Violenza sarà in prima linea ed agirà da pungolo nei confronti dell’Amministrazione per favorire la nascita di una rete di supporto alle donne di tutte le età, vittime di violenza fisica o psicologica, che gran parte delle volte non sanno uscire dalla prigione in cui vivono e non sanno a quali strutture rivolgersi.

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OMICIDIO STRADALE
GIANCARLO RIGHINI
LUCIA PICERNO
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