Era giunta voce che i 78 profughi destinati dalla Prefettura alla Città di Marino sarebbero arrivati in mattinata, ed una folla di residenti della zona 167, dove sono ubicate le due palazzine del civico 55 individuate come alloggio, si sono radunate all’ingresso manifestando tutto il proprio disagio.
La notizia dell’arrivo dei richiedenti asilo era stata data dall’Amministrazione stessa nella giornata di ieri e nell’occasione il vicesindaco De Santis ha sì accordato solidarietà e vicinanza verso chi scappa da orribili guerre, ma al contempo ha voluto assicurare alla cittadinanza massima attenzione alle procedure e alle problematiche già presenti sul territorio.
Preoccupati della forzata convivenza sono soprattutto i residenti delle stesse palazzine in località Paolina – presidiate dalle forze dell’ordine per evitare il degenerare della situazione -, i cui appartamenti sono stati affittati dalla Flavia Costruzioni alla cooperativa che ha poi vinto il bando del Ministero.
Stamane sul posto, a ridosso del centro di Marino, è giunto solo il personale della cooperativa per allestire la struttura, che ospiterà probabilmente i profughi a partire da domani. I residenti continueranno probabilmente con un presidio permanente a manifestare la propria perplessità, con toni ad oggi assolutamente civili, circa la non adeguatezza del posto e delle palazzine, i cui appartamenti sono in parte stati venduti, e le procedure del bando stesso.
Nel primo pomeriggio di oggi l’avvocato del Comune incontrerà quello della cooperativa, mentre rimane alta l’attenzione dei residenti e comitati di quartiere.
Stizzita la reazione del consigliere regionale, Adriano Palozzi (Forza Italia): L’assegnazione dei profughi è avvenuta tramite bando del Ministero degli Interni, al quale ha risposto la cooperativa che aveva precedentemente affittato gli immobili dalla società proprietaria delle palazzine. Ora mi domando: perché l’amministrazione comunale e la cittadinanza sono venuti a conoscenza di questa vicenda all’ultimo minuto e senza opportuno preavviso? Siamo di fronte al solito copione con certe decisioni amministrative illogicamente calate dall’alte, senza un confronto con i territori. Esattamente la procedura, seguita dal Prefetto che, invece di barricarsi dietro un bando e una letterina informativa, avrebbe dovuto concertare, o quanto meno informare per tempo, l’arrivo degli immigrati con comunità e istituzione comunale. Adesso, a frittata fatta, è necessario che Gabrielli faccia chiarezza sui contorni della vicenda. Nel frattempo – conclude Palozzi ci tengo ad esprimere la mia solidarietà ai residenti di Marino, sicuro che l’amministrazione comunale si adopererà col massimo impegno per tutelare i cittadini della nostra città”.
AGGIORNAMENTO
Il Comune di Marino chiede al prefetto di bloccare l’arrivo, dato per imminente, dei 78 profughi da collocare in località Paolina. Lo fa, nello specifico, con una lettera del vicesindaco Fabrizio De Santis al Prefetto Franco Gabrielli partita da Palazzo Colonna nel primo pomeriggio di mercoledì 20 maggio.
Nella dettagliata missiva, redatta nel corso di una riunione con tecnici, dirigenti e avvocati del Comune, De Santis palesa al Prefetto tutte le ragioni per le quali le due palazzine rese disponibili dalla cooperativa RTI Tre Fontane – Senis Hospes, affittuaria degli immobili di proprietà della Flavia Costruzioni, non risultano idonee ad ospitare i rifugiati.
Anzitutto perché – si legge nella missiva – quegli immobili sono stati costruiti in “convenzione per la concessione di aree di piano di zona 167 in diritto di superficie” (atto notaio Minniti di Roma del 4.7.2007, registrata il 24.7.2007 e trascritta il 25.7.2007) e ogni diversa destinazione determinerebbe l’inevitabile decadenza dal diritto di superficie (L. 167/1962 e artt. 8 e 12 della convenzione)”
“Infatti, le tipologie di abitazione in questione – va avanti la lettera – sono riservate esclusivamente ai soggetti che hanno titolo, poiché in possesso dei requisiti di cui all’art. 16 L. R. 12/1999 e art. 8 della convenzione”.
Per di più, aggiunge il vicesindaco “trattandosi di una struttura a destinazione residenziale e non alberghiera o ricettiva non sembra possibile ipotizzare la prestazione, a beneficio degli ospiti, dei servizi” richiesti nel bando che specifica come ““l’ente gestore ha l’obbligo di avvalersi di strutture munite di destinazione urbanistica compatibile con il servizio”
“Pertanto l’aggiudicazione nel caso in questione – chiude la missiva del vicesindaco De Santis – è palesemente illegittima”.
Il vicesindaco ha quindi spiegato i termini della riunione a una delegazione di residenti di località Paolina che nel primo pomeriggio è salita a Palazzo Colonna.
Da stamattina i cittadini, sostenuti dalla presenza di rappresentanti dell’Amministrazione e del Consiglio comunale, continuano a presidiare pacificamente il condominio al civico 55 di via Carlo Colizza.
Gli uffici del Comune di Marino stanno procedendo a ulteriori verifiche tecniche relative alle norme urbanistiche in materia di zona 167 e al bando da allegare alle azioni che si renderanno necessarie in seguito alla lettera odierna del vicesindaco al prefetto da cui a questo punto si attende una decisiva risposta.