CRONACA

Clamoroso a Castel Gandolfo: sbarcano oltre 200 senzatetto e ‘occupano’ una villa sul Lago

senza tetto

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Sono arrivati alla spicciolata, chi coi mezzi pubblici, chi col treno, chi su qualche macchina poi parcheggiata lì nei pressi. Una vera invasione quella alla quale cittadini e turisti si sono trovati ad assistere questa mattina, proprio a ridosso del borgo di Castel Gandolfo, all’inizio della discesa che conduce al Lago. 

Senza tetto a CastelloOltre 200 persone, in buona parte immigrati, sudamericani, arabi, asiatici, ma anche italiani, con famiglie e bambini al seguito, che hanno risposto all’invito di ‘Action’, il Movimento per la casa, che avrebbe trovato per loro una ghiotta possibilità: quella di poter prendere dimora in due ville ormai abbandonate lungo via Albalonga, di proprietà del conte Vaselli, proprio a ridosso del complesso pontificio.

In una nota è proprio ‘Action – Diritti in Movimento’ a fare chiarezza su quanto sta accadendo: “Abbiamo preso in affidamento e in gestione diretta una piccola parte del patrimonio, inutilizzato, del più grande proprietario terriero, il conte Romolo Vaselli, proprio di fronte alla residenza estiva del Papa, in uno dei contesti più suggestivi dei Colli Romani. Luogo, fino ad ora, ad appannaggio esclusivo di nobili e alte gerarchie vaticane. A pochi mesi dall’apertura dell’anno giubilare gli ultimi della città, ai quali l’evento è rivolto, vorrebbero avere voce in capitolo, proponendo un modello d’accoglienza Interculturale, utilizzando patrimonio pubblico e privato, a fini comuni, che si trovi non per forza in luoghi degradati e che coniughi i diritti delle persone a partire da un tetto sicuro, una salute garantita, un percorso di autonomia che renda i soggetti più deboli protagonisti del proprio futuro. Con tale iniziativa intendiamo, da ultimi, chiedere un incontro urgente con Papa Francesco, proprio per condividere un percorso di protagonismo attivo, provando ad invertire l’egemonia del profitto economico, dei soliti e pochi mercanti del Tempio, che con egoismo e arroganza criminale nega e relega i diritti dei più poveri all’ultimo posto. Vogliamo proporre una gestione dell’Anno della Misericordia, nella Roma dei senza casa e della mala-accoglienza, che parta dalle necessità reali e dai bisogni dei diretti interessati e costruisca le basi di soluzioni concrete per gli anni a venire, a partire dalla conversione delle strutture, immaginate per l’accoglienza dei numerosi pellegrini in arrivo, in abitazioni e centri d’accoglienza solidali e mutualistici». 

Sul posto, sin da stamane, un ampio schieramento di Polizia e Carabinieri. Da valutare se le due villette siano a norma e pronte ad ospitare una mole così ingente di persone. Benchè grandi sembrerebbero difatti in condizioni igienico-sanitarie quantomeno da valutare. Ma intanto i nuovi occupanti sognano: per loro, da questa notte, potrebbe esserci finalmente un tetto a far loro da riparo…

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