POLITICA

2 Giugno, la riflessione del sindaco di Monte Compatri, Marco De Carolis

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de carolisNel giorno della Festa della Repubblica ospitiamo un intervento del sindaco di Monte Compatri, Marco De Carolis.

“Oggi, un giorno di molti anni fa. Correva l’anno 1946, era il 2 giugno. Una data che rappresenta uno spartiacque nella vita del nostro Paese. Per quell’Italia che era da poco uscita distrutta da una dittatura, devastata dalle bombe, divisa: che, con difficoltà, e mettendo in campo le migliori menti e risorse, cercava una strada nuova. Pace, coesione, unità: ecco cosa rappresenta per noi il voto di 69 anni fa. Un referendum che ha portato alla nascita della nostra Repubblica”, lo ha affermato il sindaco di Monte Compatri, Marco De Carolis, nel corso della cerimonia di commemorazione che si è tenuta questa mattina nel Comune castellano.

“Era quella – ha aggiunto il primo cittadino compatrese – un’Italia che decise di voltare pagina. Come allora, anche adesso la nostra patria deve trovarsi unita di fronte alla difficoltà. L’unità di un Paese si fonda sui valori di democrazia e solidarietà. Lo scontro libero e civile deve essere il leit motiv delle nostre esistenze, soprattutto per chi è chiamato a rappresentare i cittadini”.

“Ma dobbiamo essere uniti e coesi. Perché sentirsi italiani, oggi e per tutti i giorni dell’anno, significa riconoscere come nostri i problemi di tutti: le difficoltà di tutte le famiglie; le ansie dei giovani, condannati a un futuro di precarietà e incertezza. Per questo il conflitto non può essere la soluzione, né generazionale né politico”, ha dichiarato.

“Incontrarsi qui – ha concluso De Carolis – rappresenta la vittoria dei principi di democrazia, solidarietà e giustizia; valori che hanno garantito prosperità e uguaglianza sostanziale. Abbiamo l’obbligo di non dimenticare mai il percorso che ci ha portato a ottenere questi traguardi. Mai dare per scontate le conquiste di allora”.

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