CRONACA

Lariano – 43enne si spara in testa nel suo capannone: decisiva la crisi economica. E’ in condizioni critiche

tentato suicidio

tentato suicidioE’ appesa all’esile filo di una speranza la vita di C.D.V., un imprenditore di 43 anni che nella mattinata di ieri si sarebbe sparato alla testa mentre era seduto sulla scrivania della sua azienda di impianti elettrici, a Lariano.

Alla base del gesto, da una prima ricostruzione, avrebbero pesato non poco i problemi di liquidità che stava attraversando, soprattutto per via dei mancati pagamenti di diverse aziende alle quali aveva venduto i suoi prodotti, e che di lì a poco lo avrebbero potuto costringere a licenziare almeno una parte degli otto dipendenti, ai quali comunque si era trovato impossibilitato a versare quanto pattuito. 

Nonostante il colpo in testa l’uomo è stato ritrovato ancora in vita dalla sua segretaria, coi soccorsi sopraggiunti in maniera tempestiva dall’ospedale di Velletri. Dopo il trasporto al ‘Paolo Colombo’, vista la gravità della situazione, si è deciso per l’immediato trasferimento al San Camillo di Roma, dove le sue condizioni sono critiche e la prognosi ovviamente riservata. 

Originario della Capitale il 43enne, separato dalla moglie, si era trasferito nell’ultimo lembo dei Castelli seguendo la sua nuova compagna. 

 carabinierilariano (1)Nessun bigliettino ha preceduto il suo gesto, anche se eloquenti sono apparsi alcuni post condivisi sul suo profilo Facebook, dove più di una volta emergeva il dolore per la perdita del papà, fino all’ultima immagine condivisa, con una scritta “un giorno sarò il rimpianto di chi non mi ha capito” che un legame con quanto accaduto sembra poterlo avere.   

L’uomo, che al momento di provare a farla finita era da solo, ha premuto il grilletto della sua pistola, una calibro 6.35, regolarmente detenuta. Nessuno ha sentito lo sparo, complici anche alcuni lavori edili proprio nei pressi. Sbigottiti i vicini, che lo hanno dipinto tutti come una persona per bene, educata e dai toni affabili e cortesi. 

Le indagini, portate avanti dal Pm Giovanni Taglialatela, col lavoro dei Carabinieri della Stazione di Lariano, si sono subito orientate sul tentativo di suicidio, pur senza escludere alcuna altra pista alternativa. Decisive anche le testimonianze dei dipendenti, chiamati a raccontare i disagi provati dall’uomo per l’impossibilità di far fronte ad una crisi economica apparsa ormai senza ritorno.  

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