POLITICA

Caccia, Righini (Fdi-An) sprona la Regione a far chiarezza sul nuovo Calendario Venatorio

caccia

E’ stato grazie al lavoro del capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, Giancarlo Righini, che nella mattinata di lunedì 6 luglio, nella commissione agricoltura di via della Pisana, si è fatto il punto sul prossimo calendario venatorio.

“Restiamo vigili – ha dichiarato a tal proposito Giancarlo Righini -, pur nella moderata soddisfazione delle risposte avute ai nostri solleciti, in attesa che ai buoni propositi seguano i fatti, perchè è indubbio, pur ringraziando Mario Ciarla per aver convocato tempestivamente la commissione, il disinteresse col quale sinora si è trattata la materia, tra ritardi e rimpalli di competenze”.

Nella consapevolezza dell’attuale stasi l’assessore Sonia Ricci ha accolto le osservazioni presentate, impegnandosi anche col direttore del Dipartimento agricoltura, Roberto Ottaviani, a stilare entro 1 mese il calendario venatorio.

Per quanto concerne la caccia al tordo – ha chiarito a margine Carlo Quaglia, consigliere comunale di Fdi nel Comune di Velletri – in Regione si sono detti disponibili a ricevere le documentazioni della ‘Face Italia’, che rappresenta tutte le associazioni in sede di Comunità Europea. Una volta dimostrato, da dati scientifici, che questo tipo di caccia si può praticare sino al 31 gennaio, e non solo fino al 20, procederanno con un decreto di modifica. Allo stesso modo per la proroga al 10 febbraio per la caccia ad alcune specie”.

 Pur permanendo lo stato di agitazione le parziali aperture dei vertici regionali hanno portato alla sospensione della manifestazione di protesta, inizialmente prevista per martedì 14 luglio.

”La stagione – ha fatto sapere in merito l’assessore Sonia Ricci – come prevede la legge aprirà la terza domenica di settembre, la chiusura è  prevista per il 10 febbraio, quindi – ha confermato – ci sarà  un posticipo di 10 giorni rispetto allo scorso anno. Stiamo ragionamento su come fare la pre-apertura, se in  una giornata o in due. Con le associazioni abbiamo concordato di fare due mezze giornate, pertanto ci sarà  anche la pre apertura. È stato un confronto molto proficuo per me e per loro perchè non 
c’è un atteggiamento ideologico contro la caccia o i cacciatori. Tutta la discussione verteva su alcuni tecnicismi legati alla Commissione Europea e a un decreto del ministro Galletti che nei
giorni a venire capiremo se e come superarlo”

Sulla possibilità di omogeneizzare i calendario del Lazio con quello delle altre tre regioni del Centro Italia confinanti, Umbria, Toscana e Marche, l’assessore ha spiegato che “avevano stilato il calendario prima di andare al voto. C’èun rapporto organico con loro, ci siamo presi l’impegno di fare un tavolo politico di confronto a settembre con queste regioni per capire come omogeneizzare le decisioni sul centro Italia”.
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