POLITICA

Genzano – Il Pd traccia la strada con D’Annibale e Morassut. ‘Un partito debole, ma che saprà ripartire’

Morassut e D'Annibale

Morassut e D'Annibaledi Daniel Lestini

E’ stata preceduta dall’intervento tutt’altro che accomodante del segretario cittadino, Tonino D’Annibale, e seguito da quello della neo deputata piddina, Ileana Piazzoni, la lunga dissertazione di Roberto Morassut, che nel tardo pomeriggio di lunedì è entrato nella sezione del Partito Democratico di Genzano, in quello che lui stesso ha definito un “glorioso circolo nella storia politica della provincia di Roma”, nella storica sede che fu già del Pci e dei Ds. A fare gli onori di casa il segretario Tonino D’Annibale, il cui intervento è stato schietto e senza fronzoli, privo di panegirici e piuttosto autocritico in riferimento ai limiti evidenziati dal Partito Democratico, che resta pur sempre, per distacco, il primo partito italiano, nonostante una flessione che appare costante.

“Mi piacerebbe una discussione franca e severa – ha esordito – che coinvolgesse il Pd dell’intera provincia, cercando di capire perché accadano certi fatti. E’piuttosto evidente – ha dichiarato – che il partito che abbiamo messo in piedi non dia garanzie. E’ un partito debole, costruito su un impianto che si fa forte di componenti che non sono più un insieme di intelligenze che sviluppano cultura e politica, ma sembrano tanti partiti nel partito, tutti autoctoni, e pronti a guerreggiarsi all’interno, senza far mai sintesi. Ne consegue un poco attento esame sul coinvolgimento dei gruppi dirigenti, con la totale assenza di coinvolgimento della gente sui temi più importanti”.

“Quei fili invisibili che ci hanno tenuti legati e hanno fatto grande la storia della sinistra – ha continuato l’ex consigliere regionale – rischiano di spezzarsi inesorabilmente. Siamo ancora in tempo per risolvere questi problemi, ma ci si potrà riuscire solo a condizione di aprire una discussione vera. In tal senso – ha aggiunto – non si spiega perché il Pd a Roma sia commissariato e in provincia no”.

Pd GenzanoNella sua critica D’Annibale non ha risparmiato neppure le Primarie, ritenendole ormai dei “referendum su discussioni nominalistiche”. La ricetta, a suo dire, quella di “tornare ad affrontare diversamente le discussioni, come un partito che abbia una visione di governo generale, chedà indirizzi, che presenta i propri candidati e vince le elezioni”. L’obiettivo è allora quello di “cambiare il metodo, ripartendo già dal Comune di Genzano, le cui ferite rappresentano al meglio quelle del partito a livello nazionale”. Proprio su scala genzanese D’Annibale si è detto soddisfatto nell’essere riuscito “a ricomporre un partito che si era lacerato”, senza negare l’esigenza di “dover migliorare la nostra azione di governo, mantenendo intatte le esigenze di critica e autocritica, funzionali per migliorarsi su qualsiasi scala”. Il segretario piddino ha quindi svelato, in anteprima, che la Festa de l’Unità si terrà a settembre, proprio a Genzano, dove verranno convogliate tutte le programmazioni delle altre realtà cittadine dei Castelli che insistono lungo la statale Appia.

Nel suo intervento Morassut non si è invece sottratto ad una disamina dei recenti ‘fattacci’ di cronaca e neppure ad una ricognizione su quanto sta accadendo in seno ad un partito che, parole sue, “alle Europee dello scorso anno era stato capace di ottenere un consenso epico, pari solo alle performance della Dc nell’immediato dopoguerra. Tuttavia – ha ammesso – proprio Genzano, che ha una tradizione di sinistra molto radicata, insegna come la democrazia per essere forte debba necessariamente essere partecipata, e non può farlo con un partito che resti confinato nella sua espressione dei quadri e dei dirigenti. Viviamo in un momento in cui l’idea stessa di partecipazione collettiva è messa in crisi dall’andamento della civiltà contemporanea, ed è per questo che serve un nuovo ordine europeo che abbia la forza di introdurre indicazioni ferme su punti che incidano fortemente sulla vita dei popoli. Ora siamo in una situazione di sospensione, di assenza di gravità e assistiamo anche in casa nostra a fenomeni di corruzione. Questo – ha dichiarato Morassut di fronte a buona parte del mondo politico genzanese, non ultimo il sindaco Flavio Gabbarini e diversi esponenti della sua Amministrazione – accade quando la politica perde la sua forza e il suo ideale di suggestione, dando spazio al clientelismo e alla voglia di potere. E’ per questo che, ragionando in ottica di un grande partito popolare, vanno adottate le contromisure per invertire la rotta, ed in tal senso, spostando il discorso su scala europea, vedrei bene una politica economica e monetaria integrata, con la creazione dei bond europei”.

Morassut ha poi messo in guardia tutti sul decadimento del tema della formazione dei quadri di partito: “Da quando è nato il Pd – ha aggiunto il due volte deputato romano – abbiamo avuto un abbassamento della quantità e qualità dei nostri gruppi dirigenti che non può non farci riflettere. Quando in un’assemblea dissi certe cose mi dissero che gettavo fango, ma se la crisi è scoppiata a Roma è bene che tutti sappiano che la Capitale è solo specchio del Paese ed altrove non è che se la passino meglio. E’ urgentissimo il riordino della governance del territorio – ha aggiunto e concluso -, perchè anche la provincia sta precipitando e lo dice chi è convinto che a questa Area metropolitana vadano attribuiti poteri regionali, con una relativa autonomia fiscale e coi poteri politico e legislativo che sappiano davvero andare a braccetto”.

Gli interventi successivi, tra i quali quelli della deputata Ileana Piazzoni e della consigliera comunale Maura Pisciarelli hanno tutti sviscerato l’esigenza di rilanciare un partito che, a loro dire, ha il dovere di uscire dalle sezioni ed abbracciare le istanze e i bisogni della gente (i loro interventi verranno riportati in un apposito articolo, ndr). 

Prossimo appuntamento quello di lunedì 20 luglio, quando le porte della sezione democratica si apriranno nuovamente per Gianpiero Cioffredi, Presidente dell’Osservatorio per la sicurezza e legalità della Regione Lazio.

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