CRONACA

Putiferio a Velletri – L’alloggio di via Menotti a una famiglia di romeni: i cittadini, furenti, bloccano la consegna

Casa via menotti
Casa via menotti

L’assembramento di cittadini davanti alla porta del condominio

L'arrivo degli agenti di Polizia Locale

L’arrivo degli agenti di Polizia Locale

Quel che è troppo è troppo. Debbono averla pensata così, senza starci troppo a riflettere, i tanti che lunedì mattina hanno fatto da scudo umano a chi, a poco più di distanza da un mese dal sequestro dell’ormai celeberrimo immobile di via Menotti Garibaldi, che aveva portato alla ‘cacciata’ di una famiglia con 3 figli, rea di aver occupato illegalmente la casa, ha deciso che quelle ‘quattro mura’ fossero ormai pronte per accogliere i nuovi inquilini. Non poco avrà inciso il fatto che i nuovi abitanti, con le valigie già in mano per farvi ingresso, fossero di nazionalità straniera.

Graduatorie alla mano pare sia toccato proprio ad una famiglia romena poter beneficiare della consegna di un alloggio riconsegnato a tempi di record. 

Eppure qualcosa è andato storto, tanto da mandare per traverso il pranzo di chi aveva pensato che la nuova occupazione (questa volta col placet comunale) potesse avvenire facilmente. 

Appena sparsasi la voce di fronte all’ingresso della palazzina decine di manifestanti hanno cercato in ogni modo di scongiurare quanto stava avvenendo, riuscendo per il momento a centrare il proprio intento. 

L'assessore Ciafrei (di spalle) costretta a dare spiegazioni ai cittadini inferociti

L’assessore Ciafrei (di spalle) costretta a dare spiegazioni ai cittadini inferociti

Sul posto sono man mano sopraggiunti gli agenti della Polizia Locale di Velletri e anche Poliziotti del Commissariato veliterno. “La famiglia che occupava in maniera abusiva l’alloggio è comunque seguita dai Servizi Sociali e non si trova in mezzo alla strada, bensì in un appartamento provvisorio della durata di un anno”, ha tenuto a spiegare  il neo Assessore ai servizi sociali, Giulia Ciafrei, costretta subito ad una bella gatta da pelare. La giovane esponente della Giunta Servadio  ha evidenziato come la proprietà  dell’appartamento sia dell’Ater, rimarcando le disposizioni della Procura per procedere con l’assegnazione, attribuita di fatto alla prima famiglia in graduatoria in possesso dei requisiti richiesti. 

Ad infrangere quei momenti di silenzio le grida lancinanti di chi ha voluto fare del patriottismo la propria bandiera,  con commenti senza fronzoli urlati a gran voce e rivolti all’intera cittadinanza.  Un dolore che rasentava il pianto, quello della giovane che dormiva sotto quel tetto, e che supportata dall’animosità di conoscenti e anche di alcuni inquilini della palazzina, ha dato slancio ai toni di protesta brulicati nell’arco di un intero mese con un sussulto di spontanea frustrazione di fronte ai passanti che, all’oscuro di tutto, osservavano con timore quegli sguardi cupi, scavati dall’acredine e fedeli a un ideale.

Vicina ai manifestanti anche una nutrita rappresentanza della sezione veliterna di CasaPound guidata dal referente locale Paolo Felci.  Una tensione che traspirava dalle mura stesse di quell’appartamento “galeotto”accerchiato per ore al  grido de “La casa agli italiani”.  Ancora una volta si ha la sensazione che, come avvenuto nel caso dello sgombero, ci  vorrà un pò di più del previsto, ma alla fine si raggiungerà l’obiettivo. Tuttavia, nonostante c’è chi minaccia denunce per aver ostacolato un’operazione pubblica e, persino, per la fuga di notizie, la sensazione è che  dietro l’angolo ci sia un vero e proprio ginepraio. Complice una crisi economica che, almeno, per ciò che concerne gli ultimi 30 anni non sembra avere precedenti, le tensioni difficilmente verranno stemperate, col rischio che si crei ancor di più un solco tra alcune frange della popolazione e la comunità di cittadini di origini straniere. Un rischio che, per i più, viene esaltato da alcune norme di legge che tanti dei manifestanti ritengono assolutamente penalizzanti per i cittadini italiani, tanto da invocare ancora una volta l’anzianità di residenza.

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