POLITICA

L’avvocato Verni è il responsabile del nuovo Dipartimento Giustizia di FdI-An della Provincia di Roma.

Marco Valerio Verni 2

Avrà luogo tra poche ore, presso la sede di Palazzo Valdina, a Roma, la prima riunione del Dipartimento Giustizia nazionale di Fratelli d’Italia-An, presieduta dall’on. Edmondo Cirielli, che avrà lo scopo di organizzare il lavoro in questo delicato settore nell’ottica di una crescente incisività dell’azione politica e di una sempre più capillare strutturazione sul territorio del movimento guidato da Giorgia Meloni. A partecipare alla convention per la Provincia di Roma (ndr Città Metropolitana di Roma Capitale) sarà Marco Valerio Verni, avvocato 38enne, recentemente nominato quale responsabile proprio del Dipartimento Giustizia della Provincia di Roma. In previsione di ciò, ne abbiamo approfittato per intervistare il penalista romano, che è anche attuale portavoce del partito a Santa Marinella, già Grande Elettore allo scorso Congresso di Fiuggi, nonché delegato alle Politiche Giuridiche e Legalità del suddetto Comune, per sapere il suo punto di vista su alcune tematiche legate a questo settore: “Innanzitutto,  mi sia consentito esprimere la mia contentezza, naturalmente, per la nomina a suo tempo ricevuta, per la quale ringrazio la dirigenza tutta e, in particolare, il portavoce provinciale di Roma, Marco Silvestroni, che hanno evidentemente riposto grande fiducia nel sottoscritto – ha dichiarato Verni – È un incarico di rilevante responsabilità, che, anche alla luce di quel che verrà fuori dalla riunione, dove si discuterà della mission del Dipartimento, cercherò di portare avanti al meglio delle mie possibilità, consapevole delle enormi sfide che, specie un settore delicato come quello della Giustizia, emergono quotidianamente. Personalmente – ha continuato l’avvocato – da cittadino e da avvocato, sono particolarmente attento ad alcuni temi, quali l’affido condiviso (in tema di diritto di famiglia), la responsabilità civile dei magistrati e la separazione delle loro carriere, la prescrizione e la lotta alla corruzione che, a mio avviso, lungi dal doversi trasformare in una “caccia alle streghe”, dovrebbe passare, più che attraverso un ulteriore appesantimento normativo, attraverso, invece, una trasformazione culturale sin dal basso. Facendo sempre salvo il principio della non colpevolezza fino a sentenza passata in giudicato: i recenti (ma non solo) fatti di cronaca giudiziaria-mi riferisco, ad esempio, ad Amanda Knox e Raffaele Sollecito-dimostrano l’importanza di ciò che sostengo. Sin dal livello locale, tra gli impegni che vorrei entrassero nell’agenda del partito o sui quali vorrei si puntasse molto, tra tanti, ci sono quelli della formazione (a tutti i livelli, a partire dalle scuole e dalle parrocchie) su temi legati all’attualità, come quelli che, da delegato alla Legalità ed alle Politiche Giuridiche del Comune, ho promosso quest’anno nella scuola secondaria statale di Santa Marinella (in cui si sono affrontati argomenti quali il consumo di alcol e di stupefacenti, il pericolo dei social-network, la violenza di genere, l’occultismo, il rispetto per l’ambiente ed i Beni Culturali),  dello sviluppo di un corretto approccio alla tutela ed alla valorizzazione dell’immenso patrimonio archeologico, culturale ed artistico di cui è dotato il nostro Paese, dell’istituzione del registro della bigenitorialità (riguardante i figli di genitori separati e naturale corollario della legge sull’affido condiviso-prima richiamato- del 2006). Oltre all’idea di reintrodurre le scuole di formazione politica, con particolare attenzione ai profili etici e giuridici di questa nobile attività. Senza scordare l’enorme sfida cui tutte le forze politiche sono chiamate per ridefinire le prerogative delle Regioni e dei Comuni alla luce dell’abolizione delle province. Su questo tema, si è svolto la scorsa settimana a Palazzo Valentini un incontro promosso proprio dal gruppo di Fratelli d’Italia, per discutere della proposta di legge regionale n. 233del 12 gennaio 2015 riguardante la “riallocazione delle funzioni amministrative già esercitate dalle province alla luce della legge 7 aprile 2014, n. 56 (Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni) e successive modifiche”, che ha permesso un importante e proficuo confronto sul punto. A testimonianza del fatto che questo partito stia sempre un passo avanti su determinati argomenti. Naturalmente – ha concluso – sono anche altri i temi che vorrei affrontare, sono consapevole che il percorso sia lungo, ma a me piace camminare e, all’occorrenza, anche correre”.