Un murales, una via, il tam tam mediatico e tanto affetto: Sandrone non morirà mai

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sandroneSi svolgeranno  giovedì 23 luglio alle 15,30 presso la Chiesa del Sacro a Grottaferrata, i funerali del mitico Sandrone, una delle figure più estroverse ed indelebili dei nostri giorni.

Difficile non notarlo, difficile non ricordarlo, ora, che si è spento a causa di un infezione all’età di 46 anni. Straordinario il tam tam nato sui social network da parte di chi, e sono davvero in molti, ha voluto omaggiarlo raccontando un aneddoto, una sua immagine o una frase. Sandrone, Alessandro Liberati all’anagrafe, era il Sandrone di tutti, amico di tutti. Un’istituzione a Frascati – sebbene fosse di Grottaferrata -, dove preferiva stare tra la gente, che non poteva fare a meno di guardarlo. A petto nudo in pieno inverno, col mantello stile zorro, in mimetica o super pettinato in giacca e cravatta, ogni giorno diverso, ogni giorno se stesso, sia se in versione vigile urbano a dirigere il traffico, sia in un lato della piazza a scrutare con fare serio e contemplativo, che in strada a fare l’autostop. Sprezzante degli sguardi derisori o intimoriti, che, a poco a poco, a ben guardare e con un pizzico di intelligenza, non potevano che trasformarsi in occhiate amichevoli. Perché solo i più poveri d’animo si fermano alle apparenze, e forse Sandrone questo lo sapeva, e viaggiava al di sopra di tutti, dall’alto della sua stazza e con il suo pollice all’insù.

Non hanno ancora avuto luogo le esequie dell’amatissimo Sandrone, protagonista in passato anche di un calendario, che già si parla di un murales in suo onore e persino di una via a lui intitolata, in una gara di affetto e di indelebile ricordo che tocca proprio tutti, sia chi lo conosceva, sia chi, di sfuggita, era abituato a vederlo lì, in qualche angolo di strada, nel suo mondo tanto eccentrico quanto entusiasmante, sperando inconsciamente di poterne prendere un pezzetto.

Tramite i social network i genitori di Sandrone hanno voluto far arrivare a tutti il loro commosso ringraziamento per la valanga di affetto che ha travolto Sandrone e quindi anche la sua famiglia.