POLITICA

Castel Gandolfo – Il 30 luglio tutti (o quasi) in Consiglio comunale. Il fronte Monachesi incassa due vittorie

consiglio castel gandolfo

di Michela Emili

E alla fine il consiglio comunale, che a Castel Gandolfo come altrove, sul fil di lana ha deliberato su importanti tematiche in materia tributaria, propedeutiche al bilancio di previsione 2015, si è tenuto eccome. In merito alla sofferta convocazione, che in assenza del presidente del Consiglio Maurizio Colacchi ha visto il rifiuto sia del consigliere più anziano per voti Giacomo Moianetti sia di quello più anziano per età Paolo Gasperini (LEGGI), perché in assenza a loro dire dei requisiti di urgenza richiesti, si è ricorsi direttamente al Prefetto.

E CONSIGLIO FU – Ma intanto l’assise, ovviamente in assenza dei due ex assessori al Bilancio (Moianetti, Gasperini), si è riunita ed ha deliberato, portando a segno due importanti vittorie per la maggioranza targata Milvia Monachesi. La prima è lo svolgimento del Consiglio stesso, la cui convocazione è stata affidata al consigliere di minoranza Alberto De Angelis . Il primo cittadino così commenta la vicenda sulla sua pagina Facebook: “Considerate le scelte e le responsabilità che l’Amministrazione si è dovuta assumere con il Consiglio di ieri, nel quale sono state approvate le aliquote della Tasi e della Tari per il 2015 e le modalità di ripiano di circa 2.700.000 euro di crediti di dubbia esigibilità accumulati negli anni passati, appare chiaro il tentativo di non far svolgere il Consiglio da parte di due ex assessori al bilancio. Oltre alla volontà di mettere in difficoltà L’Amministrazione Comunale (senza curarsi delle gravi ripercussioni per l’Ente ), hanno trovato comunque la scusa per non partecipare al Consiglio e non prendersi le responsabilità che gli derivano dal ruolo che ricoprono oggi e che hanno ricoperto in passato. Sarà ora il Prefetto a pronunciarsi sulla vicenda.”

MANOVRA ANTI BOICOTTAGGIO – La seconda vittoria, che mette al sicuro la giunta Monachesi dai mal di pancia, fin troppo evidenti, di alcuni membri della sua stessa maggioranza, è la modifica all’art. 10 del Regolamento sul funzionamento del Consiglio comunale. Con tale modifica il Consiglio ha disposto che i consiglieri comunali che rivestono anche la carica di assessore hanno diritto di voto e concorrono alla determinazione della validità delle sedute della commissione permanente (composta da due consiglieri di maggioranza e uno di minoranza), cui sono conferite competenze anche riguardanti il Bilancio.

Critico il Presidente del Consiglio Maurizio Colacchi sulla vicenda: “Debole la motivazione portata a sostegno dal sindaco e dalla giunta che tale modifica si rende necessaria perché i consiglieri comunali sono diminuiti nel corso di questa legislatura. Ricordo che nelle legislature passate le commissioni consiliari permanenti erano addirittura 4 scese poi ad 1 e in tutte vigeva la incompatibilità tra assessori e consiglieri. Introducendo questa modifica viene stravolto lo spirito costituente dello Statuto che ha introdotto questo articolo proprio per dividere ruolo, funzioni e competenze tra assessori e consiglieri. Agli assessori è assegnata la responsabilità della gestione delle competenze riservate dalla legge 267/2000 e ai consiglieri quello di garantire il ruolo di indirizzo e di controllo dell’operato del sindaco e della Giunta. Eliminare questa divisione di ruoli alla commissione consiliare permanente significa conferire un potere di gestione e di controllo spropositato alla giunta. Ritengo questa scelta eccessiva, poco trasparente e per nulla democratica. Tanto vale a questo punto sopprimere tale commissione. Naturalmente non ho votato e non condivido questa modifica del Regolamento per il funzionamento del consiglio comunale”.

AUMENTO TARI – E in tutta questa diatriba tra poltrone e vecchi rancori arriva un aumento per i cittadini gandolfini. L’Aliquota Tasi passa dal 2,2 al 2,5 per mille, determinando – secondo le stime della stessa Amministrazione – un aumento di circa 30 euro per ogni famiglia media. “Abbiamo scelto di lasciare invariati i servizi per le fasce più deboli, cercato di migliorare la manutenzione sul territorio e potenziato la lotta all’evasione fiscale – scrive in un manifesto l’Amministrazione sui risvolti che avrà l’adunanza del 30 luglio, facendo riferimento ai progressivi tagli ai trasferimenti statali e alle nuove norme sulla contabilità armonizzata – convinti di recepire in questo modo le esigenze dei cittadini. A loro chiediamo di comprendere queste oggettive difficoltà e di collaborare con l’Amministrazione per mantenere pulita e ospitale la nostra città”.