POLITICA

Albano – In Comune s’approva il Previsionale 2015. I 5 Stelle non ci saranno e la Nobilio spiega perchè

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Lunedì 10 agosto il consiglio comunale di Albano tornerà a riunirsi per approvare il Bilancio previsionale. Non ci sarà Federica Nobilio, capogruppo del Movimento 5 Stelle. A confermarlo, in una lunga nota, è lei stessa, che va poi ben oltre, con tutta una serie di considerazioni che la portano poi a bocciare sonoramente l’operato del riconfermato sindaco Marini.

“Quello di oggi è un Consiglio che intendiamo non legittimare con la nostra presenza per tutte le ragioni dichiarate nel precedente comunicato – premette la Nobilio -. Ma in questi stessi giorni in cui Albano appare sempre più abbandonata a se stessa, notiamo con stupore che il Sindaco trova il tempo di lanciare dichiarazioni improbabili in cui si lamenta per le critiche ai suoi piani di gestione sugli esuberi di Formalba. Si lascia andare anche ad attacchi nei confronti dei lavoratori e dei sindacati dimenticando, forse per il troppo caldo, che questa amministrazione è perlomeno correa del disastro delle partecipate. Come si fa dopo 5 anni ad invocare ancora gli spettri delle precedenti gestioni? E allora sono molte le domande che ci poniamo e le considerazioni che sorgono spontanee. Il secondo referendum che bocciò i contratti di solidarietà ci risulta essere arrivato dopo una serie di promesse inevase da parte dell’ente, 7 mesi di mancato pagamento degli stipendi e la totale inerzia della dirigenza verso soluzioni che non fossero il ricorso ad ammortizzatori sociali di varia natura. Inoltre l’ente dopo l’esito del referendum ha convocato le rsu che di fronte all’ipotesi di licenziamento hanno aperto alla ricerca di soluzioni alternative. Soluzioni che esistono e che possono ancora essere trovate. L’ente non ha inteso recepire questa apertura ed ha affidato ad un ex esubero (Dario Spaccatrosi) la gestione del problema. Un’operazione di concertazione tutta dal sapore ancora una volta Marin-Mattei (al di là degli scambi polemici di questi giorni) che mira a salvare i soliti noti, colpendo invece gli ausiliari per i quali si ipotizzano acrobatici inserimenti in cooperative (nate ad hoc o già note?) di cui utilizzeranno i servigi. Dunque servono questi ausiliari? E se necessari, come possono essere esubero? E dunque molte ombre ricadono su questa vicenda, sulla scelta di Spaccatrosi, sulla volontà dell’ente di usare la legge sul licenziamento collettivo (la 223 del 1991) per tornare ad una soluzione appiattita e di compromesso. Quale l’obiettivo? Forse spingere lavoratori e sindacato a tornare all’ipotesi dei contratti di solidarietà? Ci chiediamo in quale altra azienda un presidente si dimette e si fa assumere come direttore? E tale direttore possiede i titoli per svolgere tale funzione in base all’ultimo CCNL? E ancora come si fa a passare da esubero (come da pianta organica precedente) a direttore del personale? Tutte domande che per il momento rimangono senza risposta. La strada a nostro avviso è una sola, identificare un percorso che ripristini l’efficienza dell’ente e che lo proietti effettivamente ed operativamente sui nuovi mercati. Che si inizi a misurare l’effettiva operatività di tutti e le reali competenze. Che si leggano i curricula e si individuino le persone giuste da inserire al posto giusto. Che si interrompa la gestione sfocata del personale verificando con scrupolo chi fa cosa, come lo fa e che presenza garantisce in azienda. Nel frattempo che attendiamo risposta, ho protocollato già da alcuni giorni la richiesta dell’elenco completo degli esuberi previsti in Formalba. Per ora tutto tace… Ricordiamo ancora una volta al Sindaco Marini che il dovere supremo di un primo cittadino è quello che creare opportunità di lavoro eque e meritocratiche per tutti i suoi concittadini. Lo abbiamo dichiarato in Consiglio comunale riguardo le vicende Volsca e lo ribadiamo oggi con ancora più forza! Per quanto la situazione economica di Formalba non ricada direttamente sul bilancio, non si può non tenere conto della complessiva situazione fallimentare di questa amministrazione. E dunque il giudizio finale – conclude sonoramente la Nobilio – è : BOCCIATI BOCCIATI BOCCIATI!”.

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