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Velletri – Corso aperto, corso chiuso: il parere di Roberto Leoni (‘si alla chiusura’) e Corrado Bisini (‘a quando un monitoraggio ambientale?’)

Il corso quando era aperto alle auto (1)
Il corso pedonalizzato (1)

Il corso pedonalizzato

Il corso quando era aperto alle auto (1)

Il corso quando era aperto alle auto

Corso aperto corso chiuso. Un dilemma, quello sulla Zona a traffico limitato lungo il Corso della Repubblica veliterno, che sta caratterizzando ed infuocando questo squarcio assolato d’estate. Da una parte i commercianti, che con la serranda ormai socchiusa sperano in qualsiasi provvedimento possa restituire loro un briciolo di fiducia, dall’altra i vertici dell’Amministrazione comunale e buona parte dei residenti, ben contenti di estendere all’intero corso la chiusura incondizionata a tutto ciò che abbia un motore. Se la pedonalizzazione del corso porta Velletri al passo di tanti centri cittadini che stanno chiudendo le porte ad ogni tipo di mezzo motorizzato, gli esercenti continuano a lamentare l’inopportunità di un provvedimento che non terrebbe in considerazione la moria di negozi, in atto da ormai qualche anno, e neppure l’assenza di parcheggi a ridosso del centro (non un caso che siano riesplose le polemiche per l’area di sosta sotto alla Villa, ndr).

Una scala mobile che continua a tardare, e che per molti non sarebbe neppure risolutiva, e, soprattutto, le mai smentite voci di un centro commerciale a ridosso dell’asse urbano, sembrano turbare le notti dei commercianti, che parrebbero orientati a confermare l’intenzione di riaprire il corso quantomeno al mattino. 

A tal proposito si è espresso anche il Roberto Leoni, consigliere comunale del Partito Democratico, nonché ex assessore ai lavori pubblici e, soprattutto, da qualche settimana, nei consigliere metropolitano, che ha confermato la volontà del suo partito di continuare sul percorso di una generale pedonalizzazione, peraltro confermata anche dal trend dei recenti lavori, che hanno visto puntare su nuovi spazi fiorati o su aiuole finalizzate anche a nuovi punti di sosta.

Roberto Leoni

Roberto Leoni

“Mi pare – ha premesso Leoni – che c’è in atto una attività politica per la riapertura al traffico veicolare del Corso, al punto che è stata presentata una richiesta di referendum consultivo, motivata dagli ormai noti elementi, tra cui la crisi economica, la crisi del commercio, la disoccupazione giovanile e quant’altro. Ora, al di la di ogni altro giudizio nel merito della richiesta presentata, il mio pensiero è che se gli esercenti le attività commerciali presenti lungo il corso e le forze politiche che ne sostengono la causa, continuano con ostinatezza e convinzione a ribadire che la crisi del commercio a Velletri è causata dalla chiusura al traffico del Corso della Repubblica vuol dire non voler prendere atto della realtà ed allontanare sempre più le condizioni di recupero della capacità di attrazione commerciale del nostro centro storico”. Un modo, quello del consigliere dei democrat, decano dell’assise consiliare e neo consigliere della Città Metropolitana, per sgombrare il cielo da ogni nube: sulla pedonalizzazione del corso non si torna indietro, ne ora ne mai!

Sulla pedonalizzazione del Corso della Repubblica veliterno non potevano mancare le considerazioni de ‘La Spinosa per l’Ambiente’, l’associazione che da anni si spende per la tutela dell’ambiente. Trainati dal presidente Corrado Bisini gli ambientalisti entrano di diritto nel calderone di chi dice la propria sulla chiusura alla viabilità dell’intero asse viario cittadino.
   

Corrado Bisini

Corrado Bisini

“Al riguardo – dichiara Bisini – manca un dato fondamentale, che è la motivazione principale per cui vengono pedonalizzati totalmente i centri storici, e non solo una via: il monitoraggio ambientale dell’aria. Come sempre salute dei cittadini e difesa del territorio camminano insieme. Il nostro nemico è l’inquinamento dovuto ai gas di scarico, ma il monitoraggio ambientale a Velletri manca da anni e quello delle polveri sottili non è stato mai effettuato. L’ultimo controllo strumentale è addirittura mancato a Piazza Cairoli perché la centralina non era stata agganciata alla rete elettrica. Proprio nel sito dove i dati del benzene erano preoccupanti e superavano i limiti consentiti. E’ bene sapere – continua Bisini – che è accertato che il benzene è causa, tra l’altro, di leucemie. L’Organizzazione Mondiale della Sanità, basandosi su dati raccolti nel 2008, ha stimato inoltre che le polveri sottili siano responsabili di circa 2 milioni di decessi nel mondo all’anno. Ecco dunque perché ‘La Spinosa’ ha da sempre richiesto il monitoraggio ambientale completo del centro storico ed è favorevole alla sua totale pedonalizzazione con le dovute e normali eccezioni. Non riteniamo affatto controproducente dal punto di vista commerciale tale scelta, la crisi dei piccoli esercizi pubblici dura da anni e non dipende di certo dalla viabilità o meno delle strade cittadine. Ricordiamo per l’ennesima volta l’esempio della città di Perugia, molto simile tra l’altro morfologicamente alla nostra Velletr, ed il suo sistema di parcheggi esterni, bus navetta, ascensori e scale mobili. Consigliamo perciò a chi si oppone a tale intervento – conclude Bisini – una bella gita nella capoluogo umbro. Un consiglio esteso anche ai nostri amministratori, visto che un giro nella antica città etrusca non farebbe male neppure a loro…”. 

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