Qualcuno si è alzato di colpo, accompagnando il suo stupore ad un’esclamazione colorita. All’idea di poter scendere sul Corso si è infatti affiancata la ‘sfacchinata’ per arrivarci a piedi. Qualcun altro, certamente un pò distratto, ha atteso a lungo al sole, l’arrivo, che non c’è stato, del fatidico bus. Strascichi, fisiologici, in attesa che la novità venga metabolizzata appieno, degli storici cambiamenti lungo la tratta Roma-Velletri del trasporto pubblico extraurbano. Proprio oggi si è infatti concretizzato lo spostamento della tratta, coi bus diretti verso Velletri e Latina ‘dirottati’ verso la tangenziale.
I ‘blues’ dell’azienda di trasporti regionale continueranno a passare su Corso Gramsci, Matteotti e Don Minzoni solo in direzione Roma e Frascati , tenuto conto che la strutturazione dell’asse viario impedisce di deviare il percorso dei mezzi in viaggio verso la Capitale o per il resto dei Castelli, visto l’intoppo al bivio di Lanuvio, li dove l’Appia si congiunge con l’Appia Antica, non ritenuto idoneo alla svolta dai tecnici del Co.Tra.L. che nelle scorse settimane hanno concertato il cambio insieme al sindaco Gabbarini.
Da via Achille Grandi i bus hanno svoltato a sinistra, lungo via Carlo Alberto Dalla Chiesa, percorrendo via Enrico Berlinguer, via Riccardo Lombardi, via Luigi Longo e via Emilia Romagna, per poi riprendere infine il normale percorso su via Appia, con lo scopo di alleggerire il traffico pesante in centro e migliorare la viabilità e la vivibilità della zona (resteranno invariate le tratte con capolinea a Genzano e le tratte scolastiche già esistenti).
La scelta di iniziare il 31 agosto è stata legata alla volontà di avviare un periodo di rodaggio prima dell’inizio dell’anno scolastico. “La maggior parte della popolazione si è spostata al di sotto dell’asse viario dell’Appia – ha dichiarato in merito il Primo cittadino – e sono certo che gli apprezzamenti non mancheranno”.
Non mancheranno neppure le critiche, fermo restando che il problema è più di chi scende dai pullman proveniente da Roma che di coloro, obiettivamente di meno, che scelgono di recarsi a Velletri. In molti stanno infatti contestando la scelta, soprattutto per la tempistica e per il fattaccio (l’incendio del bus sulla tangenziale) che ne avrebbe accelerato la genesi. C’è addirittura chi si spinge a sottolineare che mentre altrove si incentiva l’implementazione di mezzi pubblici che possano far diminuire il transito di mezzi privati ai Castelli si procede nel senso inverso. Critiche che non mancheranno di alimentarsi qualora qualcosa si dovesse intoppare in un ingranaggio che al momento, per ovvie cose, non può ancora essere perfetto…
