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Grottaferrata – Con ‘sblocchi di partenza’ contributi economici per la pratica sportiva alle famiglie disagiate

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sportIl Comune di Grottaferrata, come anche altri dei Castelli, tra i quali Velletri ed Albano,  partecipa al Progetto di inclusione sociale “Sblocchi di partenza”, recentemente promosso dall’Assessorato alle Politiche sociali, autonomie, sicurezza e sport della Regione Lazio, in collaborazione con il Fondo Sociale Europeo. L’attività progettuale è finalizzata a favorire, attraverso un contributo economico, la pratica sportiva dei ragazzi di età compresa fra gli 11 e i 19 anni che versino in condizioni di disagio economico familiare o che abbiano difficoltà psichiche o fisiche.

Potranno quindi beneficiare del citato contributo, se in possesso dei requisiti previsti, anche i residenti a Grottaferrata, essendo il Comune inserito nell’ambito sovradistrettuale Roma H, facente capo al Comune capofila di Albano Laziale, per il quale la Regione Lazio ha previsto un contributo erogabile pari ad euro 136.987,98.

 Come accennato, il Progetto mira ad evitare l’emarginazione dei ragazzi favorendone l’inserimento sociale attraverso lo sport, attraverso l’intermediazione dei Servizi sociali dei Comuni e la fattiva collaborazione delle Società e delle strutture sportive.

I soggetti interessati direttamente dunque, sono in primis gli Organismi, le Associazioni e le Strutture sportive, pubbliche e private, in grado di accogliere i destinatari del progetto, ma anche le Scuole e le realtà del Terzo Settore (Parrocchie, Associazioni ed altre Organizzazioni che si occupano di minori), le quali possono fungere da rete territoriale a supporto delle attività previste.

 Requisiti fondamentali per poter essere inclusi nel Progetto “Sblocchi di partenza” sono:

–         età compresa fra gli 11 ed i 19 anni:

–         residenza nel Distretto socio-sanitario Roma H (ove ricade anche il Comune di Grottaferrata);

–         registrazione presso i Servizi Sociali del Comune di appartenenza;

–         possesso di un ISEE non superiore a euro 7.500,00;

–         presenza nel nucleo familiare di un genitore disoccupato o inoccupato.

–         stato di disabilità psichica o fisica.

Le famiglie interessate al progetto possono rivolgersi all’Ufficio Servizi Sociali del Comune di Grottaferrata, il quale ha già attivato le Associazioni sportive e le strutture del Terzo Settore sulle procedure da seguire per inoltrare la richiesta di manifestazione d’interesse.

Le richieste pervenute al Comune di Grottaferrata saranno quindi inviate all’Ufficio competente del Comune di Albano Laziale ed inserite in una graduatoria generale sovradistrettuale.

 La scadenza per la presentazione delle domande è stata fissata al prossimo 23 settembre.

Partecipiamo al Progetto regionale – ha dichiarato il Sindaco Giampiero Fontana – con l’auspicio che esso possa consentire di praticare sport a quanti più ragazzi possibili. Ciò, coerentemente con le Linee Programmatiche e di Mandato, approvate con Delibera di Consiglio comunale n. 17 del 3 ottobre 2014, nella quali si riconoscealla pratica dell’attività sportiva funzioni essenziali di integrazione sociale, considerato che lo sport, esaltando i valori di pari opportunità e solidarietà, fornisce un contributo decisivo all’educazione ed alla formazione dei giovani, nonché alla vita democratica e collettiva, oltre a costituire una risorsa fondamentale nella lotta alla devianza giovanile ed al recupero dalla marginalità. Anche per tali ragioni – ha proseguito il Sindaco – sin dal ricevimento del Progetto ho fornito puntuali indicazioni all’Assessorato ai Servizi Sociali, affinché fossero esaminati ed implementati i contenuti dell’iniziativa, coinvolgendo l’Assessorato allo Sport e le Commissioni consiliari permanenti Seconda e Sesta, nonché le Scuole, le Società sportive e le Associazioni e gli Organismi del Terzo settore.”

 “Quello promosso dall’Ente regionale è senza dubbio un progetto importante e determinante – ha affermato l’Assessore ai Servizi Sociali Francesca Maria Passini – che va a coinvolgere e ad aiutare i ragazzi e le famiglie in un periodo intriso di difficoltà e di problemi socioeconomici quale è quello attuale. Visti i tempi stretti, invitiamo le famiglie a rivolgersi quanto prima all’Ufficio Servizi Sociali comunale, disponibile a fornire tutte le informazioni necessarie e ad espletare le procedure di richiesta al Progetto. Allo stesso tempo sprono le Associazioni sportive e tutti gli altri Attori sociali coinvolti, affinché promuovano quest’iniziativa nei centri e nelle strutture dove operano, esprimendo concretamente la propria manifestazione d’interesse, per far sì che anche i ragazzi disagiati della nostra Città possano praticare lo sport preferito e divertirsi insieme ai loro amici”.

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