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Inaugurato il Treno a vapore da Città del Vaticano a Castel Gandolfo. Ci salirà anche Papa Francesco?

Castel Gandolfo trenino al vapore

Castel Gandolfo trenino al vaporeSarà attivato a partire da oggi, sabato 11  settembre, il ‘Treno delle ville pontificie’, il nuovo collegamento ferroviario in stile retrò, realizzato grazie alla collaborazione tra le Ferrovie dello Stato e i Musei Vaticani con lo scopo di unire lo Stato Vaticano alle Ville Pontificie in occasione dell’ormai imminente Anno Giubilare. 

Milva Monachesi e Nicola Marini, sindaci di Castel Gandolfo ed Albano

Milva Monachesi e Nicola Marini, sindaci di Castel Gandolfo ed Albano

Una nuova rotta, che di certo farà gola a tanti turisti, e che sarà attiva ogni sabato, con partenza dall’antica stazione vaticana ed arrivo alle stazioni di Castel Gandolfo ed Albano.

Chi salirà su quel treno (e la prima, di ieri, è stata riservata alle autorità e alla stampa) lo farà per ammirare per la prima volta le bellezze del Palazzo Apostolico, la cui visita, un tempo, era riservata solo al Pontefice e ai suoi collaboratori. Nel ‘pacchetto’, anche gli spazi museali e la Galleria dei ritratti dei Papi succedutesi al soglio pontificio.

Non un treno qualsiasi quello che farà la spola dal cuore del Vaticano al paese gandolfino, bensì un treno trainato dalla locomotiva a vapore, datata 1915. Una carrozza del convoglio è addirittura quella utilizzata per l’inaugurazione, nel lontano 1962. Allora sulla locomotiva sedette il ‘Papa Buono’, Giovanni XXIII. 

Proprio dell’apertura delle Ville Pontificie si è parlato nei giorni scorsi nell’incontro tra il Sindaco,  Milva Monachesi, e i commercianti gandolfini, rappresentando la scelta del Vaticano un’opportunità davvero ghiotta per un ulteriore rilancio delle sorti dell’economia cittadina, visto che la visita nelle Ville durerà all’incirca un’ora e mezza e il treno per il ritorno, previsto a metà pomeriggio, partirà in un orario che consentirà a fedeli e turisti di poter apprezzare le bellezze del borgo e del bacino lacustre. 

La speranza, inconfessata, è che un giorno su quel treno possa salire anche Papa Francesco, che finora non ha mai compiuto il viaggio che separa la Città del Vaticano dai Castelli Romani per sostarvi almeno una notte, meta che era invece particolarmente gradita al suo predecessore, che anche quest’anno si è recato a Castel Gandolfo per un periodo di riposo  e preghiera.  

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