“La Giunta Marino sembra venire da altri pianeti, Roma deve essere come Parigi e Berlino e con una sua autonomia legislativa”. E’ perentorio il capogruppo metropolitano di Fratelli d’Italia, Marco Silvestroni, nel replicare a quanto dichiarato dal vicesindaco del Comune di Roma, Marco Causi, alla Festa de l’Unità del circolo Portuense del Pd, che è arrivato a caldeggiare l’idea di unire il Comune di Roma all’Area Metropolitana, fino a
definire la città metropolitana un “ente inutile”. Non si è fatta attendere la replica di Marco Silvestroni: “la fusione, come la chiama il vice di Marino, necessita di un sindaco eletto dal popolo, procedura che il Partito Democratico sembra non contemplare, passando dal Governo Nazionale alla città Metropolitana di Roma Capitale. Forse il vice sindaco di Roma non rammenta, o Marino non glie l’ha mai detto, che la procedura per trasformare i municipi in Comuni e rendere Roma e la Provincia di Roma una vera Città Metropolitana come Parigi, Berlino, Londra e Madrid, dipende proprio dal Sindaco di Roma e la sua giunta oltre che dalla Regione Lazio e dal suo presidente, loro compagno di partito”.
Continua Silvestroni: “a volte la giunta capitolina sembra proprio venire da altri pianeti; ricoprire un ruolo e non sapere di che cosa doversi occupare è una sindrome che con Marino sembra contagiare un po’ tutto il Pd. Ricordo al vice sindaco di Roma che il territorio della Provincia di Roma oggi, grazie a Renzi e Delrio, si chiama proprio Città Metropolitana di Roma Capitale, e rischia di essere un ente inutile perché non si attivano le procedure previste dalla Legge e dallo statuto approvato”.
Una proposta, rilancia Silvestroni, sarebbe quella di un “Distretto di Roma Capitale, dotato di autonomia differenziata, e titolare di potestà legislativa. Se il PD capisce di che cosa sto parlando – conclude il capogruppo di Fratelli d’Italia – siamo subito disponibili ad aprire un dialogo serio. Il nostro obiettivo è infatti quello di ridare dignità ai cittadini della Provincia di Roma, e a quelli capitolini, che non sono da meno rispetto a quelli di Parigi, Berlino, Londra o Madrid”.
