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Lariano – Genitori infuriati per il costo della mensa. Mercoledì la protesta scende in piazza

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E’ iniziato all’insegna della protesta il nuovo anno scolastico a Lariano, con i genitori sul piede di guerra per il costo della mensa: una spesa considerata eccessiva e non in linea con la media degli altri Comuni. 

Ogni pasto servito, in riferimento alla fascia di reddito più alta, pesa sulle tasche delle famiglie per 4 euro e 60 centesimi, scendendo a 4 euro e 20 centesimi per il secondo figlio. Nell’occhio del ciclone anche la ripartizione delle fasce Isee, che sostanzialmente fa ricadere la maggior parte delle persone nello scaglione più alto.

Dopo un inconcludente colloquio con il sindaco Maurizio Caliciotti, che si è appellato ai sempre più esigui trasferimenti da parte dello Stato centrale e alla necessità di far quadrare i conti, i genitori si sono costituiti nel Comitato Mensa e annunciano battaglia.

“Bisogna porsi nella prospettiva che la mensa scolastica non è una scelta – dichiara una mamma –, ma una necessità per quelle famiglie in cui entrambi i genitori lavorano. E in molti non ce la facciamo a sostenere questa spesa”.

Simili disagi erano stati annunciati già lo scorso anno, ma la possibilità di portare il pranzo da casa aveva contribuito a smorzare le polemiche, inducendo gran parte delle famiglie a provvedere autonomamente. Quest’anno però, la decisione del Consiglio d’Istituto è andata nella direzione opposta – non è più possibile introdurre a scuola cibi propri -, riportando in auge la vecchia protesta sull’esoso costo della mensa.

“Siamo stati presi in giro – spiegano dal comitato -. Ci avevano detto che abolendo il pasto da casa avrebbero diminuito i costi ma così non è stato. Quello che chiediamo è almeno l’abolizione delle fasce Isee, perchè inadeguate rispetto alla reale situazione economica dei nuclei familiari, e sostituite con una fascia unica per tutte le famiglie, salvo poi prevedere sgravi o esenzioni per chi realmente ne presenta la necessità”.

 Intanto, il prossimo mercoledì 23 settembre, alle ore10 in piazza Sant’Eurosia, è stata organizzato un sit-in di protesta le cui forme e modalità saranno decise nei prossimi giorni.

 

                                                                                Michela Emili