Aggiornato al 21/04/2018 - 19:19:55
Ott 14, 2015 Ariccia, POLITICA, PRIMO PIANO, TERRITORIO 1
Stazione Unica Appaltante e Unione dei Comuni. Se il secondo ‘concetto’ è da sempre molto caro al sindaco di Ariccia, Emilio Cianfanelli, il primo, a suo dire, si lega proprio al secondo, rappresentandone una condizione essenziale. La Stazione Unica Appaltante, che proprio il sindaco ariccino ha “rispolverato” in questi giorni, cura l’aggiudicazione di contratti pubblici per la realizzazione di lavori, la prestazione di servizi e l’acquisizione di forniture per conto degli enti aderenti, in ambito regionale. È in pratica una centrale di committenza, istituita al fine di assicurare la trasparenza, la regolarità e l’economicità della gestione dei contratti pubblici e di prevenire i l rischio di infiltrazione mafiose.
“Dal mese di novembre – ha fatto sapere a tal proposito Cianfanelli – un Comune come Ariccia non potrà aggiudicare forniture oltre i 40mila euro se non si unisce ad altri Comuni del territorio e al di là del tecnicismo abbastanza semplice dovremo considerare anche la stazione unica appaltante come una tappa del vero obiettivo da perseguire, che è proprio quello dell’Unione dei Comuni”.
Per il Primo cittadino ariccino “la complessità dei compiti dei Comuni e la carenza di economie e di organico rende ineludibile una rivoluzione nell’ingegneria istituzionale degli enti locali. Anche questo dramma politico istituzionale a cui stiamo assistendo con le dimissioni del sindaco di Roma – ha dichiarato Cianfanelli – nasce dalla assoluta inadeguatezza delle istituzioni e delle regole di selezione della classe dirigente. Marino vince le primarie con l’appoggio di una parte del Pd, ma appena si accorgono che non è controllabile decretano di eliminarlo. Non essendo un capo politico prende sciabolate da tutte le parti senza avere la capacità di rintuzzare gli attacchi”.
Da.Le.
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Ma allora, cosa ci sta a fare la Città Metropolitana? Per avere senso, la centrale di committenza, deve operare su una scala adeguata, atta a catalizzare le competene necessarie per fare gare “serie” e, magari, garantire economie di scala (cioé, un risparmio per i Cittadini). Altrimenti, si faranno i soliti “carrozzini” che, sulla carta, rispettano la norma di legge (positiva), ma senza garantire nessun beneficio ai Cittadini contribuenti