Entrerà probabilmente in funzione i primissimi mesi dell’anno venturo la piattaforma mobile voluta per consentire l’accesso ai disabili al Comune di Velletri. “I lavori sono iniziati da poco – spiega il sindaco, Fausto Servadio – e dovrebbero impiegare 60 giorni.
“Invece di realizzare due piattaforme mobili una sulle scalinate esterne e l’altra per accedere al piano superiore – continua il P rimo cittadino-, abbiamo deciso di impiegare i fondi per realizzare una sola piattaforma, per circa 40mila euro, e il resto del finanziamento provinciale lo abbiamo impiegato per riorganizzare gli uffici comunali e spostare i servizi essenziali al piano terra”.
Mentre il sindaco canta le lodi del traguardo raggiunto, in favore delle fasce più deboli della comunità, l’iter dei lavori ha creato però non pochi allarmi in città. Per far posto alla piattaforma, infatti, le scalinate di accesso al maestoso edificio,che ospita gli uffici comunali, situato in piazza Cesare Ottaviano Augusto, sono state letteralmente tagliate, e al momento balza all’occhio un grande buco.
A stupire i cittadini è l’invasività dell’intervento, che comprometterà irrimediabilmente le scale di accesso, il porticato e tutto l’edificio, opera originaria del Vignola del 1500, ma completato solo nel 1720.
Sui social network c’è chi parla di mutilazione, chi di danno irreparabile, chi asserisce che bisognava trovare un metodo meno invasivo per consentire l’accesso ai disabili. La sola certezza al momento è quell’enorme buco fatto al lato destro della lunga scalinata monumentale, guardata a vista dalle statue dell’imperatore Ottaviano Augusto da una parte e da quella del cardinale Borgia dall’altra, e la crescente preoccupazione circa il risultato finale dell’installazione, che dovrebbe aversi entro due mesi. Ad alimentare le critiche di cittadini e parti politiche è inoltre l’assenza dei cartelli di avvio lavori, dai quali evincere chi sono i responsabili e le tempistiche, circostanza questa che facilita l’esternazione di dubbi in merito alle autorizzazioni paesaggistiche ed architettoniche accordate all’intervento in essere.
L’impegno dell’Amministrazione comunale per l’abbattimento delle barriere era stato tenacemente sollecitato dal consigliere e capogruppo di Live, Giorgio Greci, che aveva fatto leva sulle difficoltà incontrate dai diversamente abili, ma anche da donne in gravidanza e mamme con passeggini, nella vita quotidiana anche solo per salire o scendere da un marciapiede. La piattaforma mobile al Comune era dunque fortemente caldeggiata, ma ora le modalità di esecuzione minano il patrimonio architettonico della città.
Michela Emili
