POLITICA

Marino – Aversa (PdcI): ‘Da 15 anni manca un comunista in consiglio. Allora dico che…’

Maurizio Aversa

Maurizio Aversa

E’ ancora una volta Maurizio Aversa, a nome del Comitato Direttivo del PCdI di Marino, di cui è segretario, a tracciare la linea del cammino del centrosinistra marinese. “Lunedì sera (26 ottobre, ndr), si è svolto l’incontro organizzato dal Comitato Direttivo. Nel corso dello stesso – fa sapere proprio Aversa – è stato illustrato il ruolo del Partito Comunista e perché stiamo cercando di ricostruirlo, sia in relazione alla necessità di una forza di pace; sia per difendere la Costituzione antifascista. Importante, è stato sottolineato, il ruolo dei Comunisti nelle battaglie per il lavoro ed in difesa dei lavoratori precari; a cominciare dalla battaglia contro le politiche del Governo così come indicato dagli scioperi indetti dalla Fiom. Sulla vicenda locale, quella del Comune di Marino commissariato, dalla riunione sono emerse volontà ed indicazioni. La volontà, ad esempio, di voler svolgere un ruolo importante nella città, per dare un segno di svolta che non si è potuto imprimere a Palazzo Colonna almeno da 15  anni; cioè da quando non ci sono più eletti comunisti in Consiglio comunale. La volontà di garantire un governo locale, una Amministrazione, capace di far rinascere la città: al pari di come abbiamo fatto e stiamo contribuendo a fare ad Albano: con pratiche di buon governo; con una attenzione prioritaria ai temi sociali, della scuola e della cultura. La volontà di mettere con generosità la nostra forza a disposizione di tutta la sinistra e di una platea ancor più ampia di forze per raggiungere tali scopi: a partire dalla soluzione della Questione Morale e della pratica di partecipazione dei cittadini alle scelte e alla gestione delle stesse.   Tutto ciò, secondo noi Comunisti, può prevedere anche accordi col PD. Ma, dalle azioni pubbliche del PD – aggiunge subito dopo Aversa – non traspare questa possibilità. Infatti, da un lato non c’è azione di confronto attivata e  l’avvio dell’Albo delle Primarie da parte del PD (sul quale strumento, oggi, a Marino, oltre che in generale, noi siamo contrari per la distorsione, gli effetti e le divisioni che ha provocato tra le forze di sinistra e democratiche), mette in primo piano la “contesa” sui nomi, invece che l’attenzione sulle cose concrete. Non solo, ma crea come due livelli di “intesa”: chi può parlare col PD perché partecipa all’Albo ed eventualmente alle primarie; e chi è tenuto a distanza dal PD. Ne consegue, per noi Comunisti che stiamo cercando di costruire una rete di Sinistra che interpreti e rappresenti bisogni e soluzioni ai problemi dei cittadini, che non solo non firmeremo Albi, e non parteciperemo a Primarie; ma, in più, prenderemo atto della volontà pervicacemente solitaria del PD e quindi proporremo una Sinistra senza PD”.

Per farlo ci rivolgeremo a tutte le forze di Sinistra, già sedimentate nella nostra storia locale, così come a quella parte nuova che si sta formando. Terremo in gran conto le esperienze già note e coinvolgeremo associazioni e forze civiche. Tutto ciò a cominciare dal registrare le volontà di Sel e del Prc.  Ormai ne siamo sempre più convinti: a Marino c’è bisogno del ritorno della Politica. C’è bisogno delle idee della Sinistra ed è indispensabile – conclude il segretario del PCdI – la presenza forte dei Comunisti”.