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Genzano – Ancora nel caos la vicenda Assoservizi, la società non paga i dipendenti da oltre un anno

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La Assosservizi non paga i suoi dipendenti da oltre un anno. Torna prepotentemente all’attenzione cittadina la questione della società, la stessa che sul finire dello scorso anno inviò cartelle esattoriali salatissime accertando per gli ultimi cinque anni la vecchia Tarsu su garage e pertinenze.

La questione scatenò un terremoto dagli alti costi sociali e politici, che ancora non giunge a soluzione. Mentre il mese scorso sono state avviate le procedure per restituire le somme indebitamente versate dai cittadini, sulla base della delibera numero 58 del 2014, con la quale l’Amministrazione Gabbarini ha sciolto il contratto e dichiarati nulli gli esosi accertamenti emessi, le difficoltà che stanno vivendo i dipendenti della società Assoservizi appesantiscono ulteriormente il rapporto con il Comune, che  si è costituito parte civile in sede penale.

A far emergere la delicata situazione in seno alla società sono stati i consiglieri di opposizione Arnaldo Melaranci , capogruppo Lista Civica, e Fabio Papalia, capogruppo Fratelli d’Italia, che nell’ultimo Consiglio comunale hanno incalzato il sindaco Gabbarini chiedendo spiegazioni sulle decisioni che la Giunta vorrà prendere in merito ai rapporti ancora in essere con la Assoservizi, con cui ha intrapreso un durissimo braccio di ferro.

“Dal momento che il Comune si è costituito parte civile e che siamo in fase dibattimentale – ha detto Melaranci – è il caso di avere altri rapporti contrattuali con questa società?”. Ironico ma non troppo l’intervento del consigliere di opposizione, dopo che la bomba delle “cartelle pazze”, scoppiata all’improvviso e sfuggita di mano, aveva spinto l’Amministrazione a rescindere preventivamente il contratto per la riscossione dei tributi, ma non gli altri ancora in essere.

“Non possiamo ignorare – ha aggiunto allarmato il consigliere Papalia – che i dipendenti della Assoservizi non ricevono lo stipendio da oltre un anno”. Alla sede di via Sardegna la situazione non era più sostenibile, tanto che molti lavoratori, all’inizio in dodici, sono stati costretti a licenziarsi. “Il Comune dovrebbe attivarsi per garantire un sostegno economico alle famiglie dei dipendenti della Assoservizi – continua provocatorio Papalia -, magari interrompendo il pagamento delle commissioni e imponendosi per garantire gli stipendi”.

Cauto il sindaco Flavio Gabbarini sulla questione, il quale però ha rassicurato i due rappresentanti dell’opposizione cittadina che tutti gli elementi evidenziati sono parte del dossier contro Assoservizi.

    Michela Emili

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