CRONACA

Velletri – Una Cattedrale gremitissima per lo straziante addio a Francesco Pennacchi. Commovente il ricordo del fratello Roberto

francesco pennacchi funerali

1. La cattedrale di San Clemente gremitadi Federica Tetti

In tanti, oggi hanno voluto stringersi al dolore dei genitori e all’inseparabile fratello per  dare l’ultimo saluto a Francesco Maria Pennacchi,  il commercialista 32enne ucciso al culmine di una lite condominiale, da un panettiere 43enne di nazionalità albanese (LEGGI QUI). Una cattedrale di San Clemente gremitissima ha accolto per l’ultimo saluto il giovane barbaramente ucciso durante l’accoltellamento che gli è costato la vita nella notte tra giovedì e venerdì scorsi.

La cerimonia funebre officiata dal Vescovo della diocesi suburbicaria di Velletri Segni, MonsignorIMG_2863 Vincenza Apicella, ha raggiunto il momento più toccante  con l’intervento del fratello, Roberto Maria, che insieme a tutti i familiari e gli amici più stretti di Francesco ha seguito tutto il rito cattolico in piedi, schierati di fronte la bara del loro amato senza, lasciarla per un istante.

Roberto Maria, prendendo la parola, ha ricordato a tutti che persona speciale fosse Francesco, un ragazzo dalla dialettica disarmante e dal sorriso e l’allegria contagiosi.

5. Il corteo funebre “Sei stata la stella che hai illuminato la mia vita da quando sei uscito dal ventre di nostra madre –  ha esclamato Roberto rivolgendosi direttamente al fratello, con la voce spezzata dalle lacrime, di fronte al suo feretro -. Eri una persona vera e di cuore, un ragazzo sincero e puro.  Eri il numero uno per il tuo carisma, eri dotato di una dialettica disarmante e un sorriso e  un’allegria contagiosi. Eri la mia spalla ed hai sempre saputo trasmttermi grinta e forza che io a tua differenza non ho mai avuto. Eravamo invincibili noi insieme.  La vita cattiva, ti ha portato via per mani ingiuste. Eri un uomo 2. L'uscita del feretro dalla chiesache dava sempre il meglio di sé. Ogni cosa era semplice con te. Sei e rimarrai per sempre, il mio idolo, la mia anima, la mia essenza. Fratelli come noi nemmeno nei sogni esistono e nemmeno in cielo ci saranno. Vivrò per te e lavorerò per te. Ti amo e ti amerò per sempre come ho sempre fatto nella mia vita in questi 32 anni”.

Molti gli attestati di stima e gli striscioni di affetto giunti da tutta la popolazione e dall’amministrazione comunale, presente in chiesa con il Sindaco Fausto Servadio e diversi assessori e consiglieri comunali, a testimonianza di come quanto accaduto abbia scosso l’intera comunità veliterna.

funerali francesco maria pennacchiPalloncini giallo-rossi, i colori della sua squadra del cuore sono stati fatti volare sopra il cielo della cattedrale prima del silenzioso  e mesto corteo, che a piedi e con la bara portata sulle spalle dai suoi amici, si è snodato dalla chiesa fino al cimitero, nel suo ultimo viaggio verso quella che sarà d’ora innanzi la dimora delle sue spoglie mortali, nell’augurio che in un’altra dimensione Francesco stia già facendo sfoggio del suo innato sorriso.

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5. Il corteo funebre
2. L'uscita del feretro dalla chiesa
1. La cattedrale di San Clemente gremita
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