POLITICA

Genzano – Braccio di ferro Sindaco-Polizia sulla sosta al PalaCesaroni. Gabbarini: ‘E’ ridicolo’

Il pl PalaCesaroni

Chiusura PalacesaroniE’ un Sindaco contrariato e insieme ironico quello di Genzano, Flavio Gabbarini, colpito negli ultimi giorni dalla polemica seguita alla chiusura del PalaCesaroni, dopo la visita della Asl, e quella più recente, dell’affissione nel piazzale antistante il palazzetto dello sport di via Emilia Romagna del divieto di sosta anche per mezzi di soccorso e forze di Polizia, mentre si svolgeva l’assemblea ordinaria dei soci della BCC Giuseppe Toniolo (LEGGI QUI COSA E’ ACCADUTO).

Critiche a non finire, su quel divieto esposto dalla Polizia Locale, hanno intravisto una sorta di braccio di ferro tra forze dell’ordine e Primo cittadino,  già attaccato più volte dai grillini per un utilizzo padronale delle strutture pubbliche.

 Il contestatissimo cartello e la vettura dei Carabinieri parcheggiata in un presunto 'divieto di sosta'

Il contestatissimo cartello e la vettura dei Carabinieri parcheggiata in un presunto ‘divieto di sosta’

“E’ semplicemente ridicolo – ha sentenziato Gabbarini, assicurando che l’assemblea aveva ottenuto l’autorizzazione della Commissione Spettacolo – . Abbiamo ottemperato a dei saggi consigli dei Vigili del Fuoco e della Asl e abbiamo previsto un isola di rispetto per i pedoni nella zona del PalaCesaroni, perché qualsiasi mezzo potrebbe costituire un pericolo per coloro che sono all’interno”.

“Se i mezzi sostano a 6 metri di distanza invece che a 3 non succede nulla – ha continuato il Sindaco genzanese, cercando in questo modo di placare lo sdegno di tanti cittadini e forze di opposizione -. Forse i consiglieri di minoranza non sanno che nei pressi dell’adiacente campo sportivo ci sono i posti riservati proprio alle forze dell’ordine e ai mezzi di soccorso”.

Va comunque segnalato come sia la Polizia che i Carabinieri hanno regolarmente parcheggiato i propri automezzi li dove l’ordinanza prevedeva la rimozione forzata. Se per Gabbarini si è trattato di una tempesta in un bicchiere d’acqua quanto accaduto dà a molti l’idea che possa costituire solo un altro capitolo, l’ennesimo, di un braccio di ferro che va avanti da tempo e che, forse, non è ancora arrivato alle battute finali.

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