POLITICA

Genzano – Il segretario di Rifondazione Comunista si scaglia contro le Primarie. ‘Ma chi le vuole veramente?’

gianiorio

Igianioriol segretario di Rifondazione Comunista “Armando la Fortezza” di Genzano, Ivano Gianiorio, con una nota si scaglia contro il ricorso alle Primarie per individuare il candidato sindaco del centrosinistra per le prossime amministrative, individuando nell’ottimo operato dell’Amministrazione comunale e del sindaco Flavio Gabbarini la migliore risposta per il futuro della città.
 “Mi corre l’obbligo di fare un breve excursus degli avvenimenti politici che hanno determinato l’elezione dell’attuale sindaco Flavio Gabbarini e dei quasi cinque anni di amministrazione di questo centro-sinistra.
Nel 2011, nel centro-sinistra, si sono confrontate due coalizioni alternative l’una all’altra per persone, programmi e partiti: da una parte Flavio Gabbarini, sostenuto da liste civiche, Rifondazione Comunista e i Comunisti di Genzano, dall’altra Enzo Ercolani appoggiato dal PD e SeL. Tutti sanno come è andata: Gabbarini vince al ballottaggio per un pugno di voti grazie all’apporto determinante e fondamentale dei comunisti e il PD va all’opposizione e SeL non entra nemmeno in Consiglio comunale.
Il segreto della vittoria è stato un programma chiaro e ben accetto alla cittadinanza, anime diverse e il Sindaco garante di programma e coalizione, al punto che Rifondazione Comunista non ha avuto alcun problema a non inserire propri rappresentanti nella Giunta.
Questa consigliatura ha raggiunto importantissimi risultati, dall’attuazione della raccolta differenziata, alla lotta alla costruzione dell’inceneritore, dalla maggiore tutela dei cittadini rispetto alla gestione del bene comune acqua da parte di Acea, al mantenimento, in questa fase di crisi in cui le politiche neo-liberiste del governo centrale stanno tagliando i bilanci comunali, dei servizi pubblici locali, fino al rilancio turistico, culturale e di immagine della nostra cittadina.
A mio giudizio il risultato di questa amministrazione è positivo oltre ogni aspettativa.
Questi alcuni dei risultati amministrativi, ma il vero capolavoro politico è stato il cambio di orizzonte dei vecchi avversari del centro-sinistra: Il PD e SeL entrano in coalizione di governo.
Negli ultimi diciotto mesi a Genzano, contro corrente nazionale, si ripropone la formula “Ulivo”.


Siamo giunti a pochi mesi da una nuova stagione elettorale che ci porterà al rinnovo dell’amministrazione comunale. Da segretario politico di una delle forze che hanno determinato la vittoria del sindaco Gabbarini, ero e sono in attesa dell’inizio di quell’atto doveroso da parte di tutti di verifica dell’attuazione del programma, di analisi della coalizione e soprattutto di riconferma, in virtù del buon operato, del sindaco Gabbarini.
Invece, a sorpresa, apprendo dalla stampa locale l’intenzione del commissario veliterno del partito democratico di Genzano di indire le primarie, di allargare la coalizione ( ma a chi se c’è già tutto il centro-sinistra?) senza alcuna analisi del programma e soprattutto senza alcun giudizio sull’operato dell’amministrazione e senza aver concertato con gli alleati di coalizione né metodo, né obiettivi, né programmi.


Mi spiace sottolinearlo, se la linea è questa la considero un’entrata a gamba tesa e di cattivo gusto: come può il PD “romano” venirci a dare lezioni di democrazia parlando di primarie dopo quanto abbiamo appreso dai giornali rispetto a “mafia capitale”? Genzano, per la sua storia gloriosa, per i grandi esempi di moralità che ha offerto nei decenni, per le grandi capacità politiche e di sintesi e la lungimiranza che hanno mostrato gli amministratori del PCI genzanese, merita che i dibattiti, le analisi e la costruzione dei progetti siano affrontati con i modi e i metodi dovuti e nelle sedi opportune.
Questa riflessione mia e di Rifondazione comunista vuole essere un contributo a innescare un confronto aperto e franco tra alleati che si rispettano e si stimano”.

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