C’è stato il timbro indelebile del veliterno Giancarlo Righini, capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, in tanti degli emendamenti alla Legge di Stabilità 2016, approvata a poche ore dal Capodanno, durante una seduta maratona nell’aula di via della Pisana. “Abbiamo fatto del nostro meglio, a partire dal lavoro svolto in commissione” ha dichiarato nell’aula consiliare lo stesso Righini, quando erano ormai passate le 5 del mattino.
In un periodo in cui diversi Comuni, tra i quali la stessa Velletri, che vi ha dato il via libera appena un mese fa, stanno aderendo all’istituto del “Baratto Amministrativo”, si deve all’esponente di Fdi la sostanziale modifica al testo originario che incentiva il ricorso da parte dei Comuni laziali alla possibilità di fare sconti od esenzioni sul pagamento di una tassa locale o un altro debito con le casse municipali, come ad esempio una vecchia multa, in cambio di un impegno concreto a contribuire alla cura del territorio, con attività che vanno dalla pulizia del parco comunale alla piccola manutenzione della scuola elementare, passando per tutto quanto possa contribuire a valorizzare l’arredo urbano.
Con l’emendamento presentato ed approvato da Righini si è quindi deciso di applicare un ulteriore e decisivo incentivo che la Regione darà ai Comuni che approveranno dei regolamenti per l’introduzione del Baratto Amministrativo. “Il tutto – ha dichiarato il capogruppo del partito della Meloni – si esplica attraverso la concessione di maggiori spazi finanziari verticali nel Patto di Stabilità”, che consentirà boccate d’ossigeno non indifferenti per le martoriate casse comunali.
Proprio all’esponente politico veliterno vanno ascritti emendamenti di “peso” nel campo del sociale. “La disabilità merita un occhio di riguardo” aveva dichiarato Righini uscendo dalla commissione, nella quale era riuscito a far passare l’emendamento che rivede la norma in materia di calcolo dell’ISEE per favorire l’accesso agevolato alle prestazioni sociali e socio-sanitarie ai nuclei familiari in cui sono presenti portatori di handicap o nei quali la pensione di invalidità superi il 50% del reddito totale del nucleo familiare.
