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Ariccia – Cianfanelli arpiona il futuro: ‘pannelli fotovoltaici su tutti i tetti e stop alle auto non elettriche’

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cianfanelliE’ un sindaco, quello di Ariccia, tra i più attivi in assoluto sui social. Ancora una volta il Primo cittadino ariccino, al crepuscolo del suo mandato, affida a Facebook alcune considerazioni. Una delle ultime ha riguardato il problema dell’inquinamento, riallacciandosi ad un incontro dei giorni scorsi presso il Ministero dell’Ambiente. 

“Le soluzioni – ha premesso lo stesso Cianfanelli – sono semplicissime: consentire di posizionare pannelli fotovoltaici su tutti i tetti, centri storici inclusi, ed obbligare entro luglio 2016 a sostituire con pompe di calore tutte le caldaie a gas, gasolio, pellet utilizzate per la produzione di acqua calda per riscaldamento e per usi domestici”.

 auto ele “Inoltre – continua, andando forse un pò oltre rispetto a quanto potrà verosimilmente accadere da qui a poco – andrebbe vietato da gennaio 2018 ad ogni mezzo pubblico o privato che non sia azionato da un motore elettrico di transitare nelle città. La tecnologia attuale ed i grandi vantaggi economici che avremo abbandonando la civiltà degli idrocarburi per entrare nella civiltà dell’idrogeno rendono attuabile da subito una decisione del genere. Spero pertanto che il Governo vari da subito un decreto legge che consenta di utilizzare sia i pannelli fotovoltaici che il mini eolico. Per evitare crociate a difesa del paesaggio e dei beni artistici ricordiamo che sono già in produzione tegole fotovoltaiche e vetri per le finestre che producono energia elettrica, senza dimenticare che un mini eolico verticale inquina meno di una parabola e di una canna fumaria”.

“I posti di lavoro che perderemo nella estrazione e distribuzione di idrocarburi e  nel taglio della legna – aggiunge Cianfanelli – sarebbero sicuramente sostituiti, ma avremo sicuramente meno bronchiti, meno gente come Putin, meno emiri vari, meno Eni, meno antiblastici, meno antibiotici, meno pneumologi, meno centralizzazione della produzione di energia, più democrazia, più aria pulita e  più alberi.Quello che i  più spinti futurologi hanno scritto – ha concluso –  è una realtà che dobbiamo affrontare”. 

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