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Albano, Cecchina e Pavona nella morsa delle strisce blu. Silvestroni (Fdi): ‘E’ assurdo, vanno subito riviste’

donna investita albano

 

PARCHEGGINon usa mezzi termini e neppure panegirici il capogruppo di Fratelli d’Italia al Comune di Albano, per commentare la delibera che regola i parcheggi a pagamento. Una delibera che Marco Silvestroni non esita a definire “a dir poco delirante. Il 28 dicembre – ricorda proprio il capogruppo di Fdi -, in piene festività natalizie, è stato consegnato il regalo per cittadini e commercianti da parte del Pd e la sua stupefacente Giunta, che ha deciso di fare copia e  incolla e mettere numeri a caso su quella che dovrebbe essere la regolamentazione dei parcheggi a pagamento”.

Per non lasciare spazio ai fraintendimenti Silvestroni fa qualche esempio: “a piazza della stazione a Cecchina i posti a pagamento erano 75 e adesso sono 120.  Il miracolo – ironizza – è avvenuto senza neppure ingrandire la piazza. Alla stazione di Albano i posti a pagamento erano ‘solo’ 131 e aumentano precisamente di altri 131 con il parcheggio della Metropark, da oggi a pagamento, più i 140 del parcheggio di ‘fango’ di Campo Boario che prima ne ospitava solo 70, causa lavori. Morale della favola chi vuole andare a Roma con il treno paga 6 euro di biglietto andata e ritorno e 5 euro  di parcheggio alle casse dell’Albalonga, tolta anche la pausa del pranzo, visto che si pagherà con orario continuato dalle 8.30 alle 20.

 donna investita albanoPresto spiegato, per il capogruppo di Fdi, il motivo di tanto accanimento: “è chiaro – dichiara Marco Silvestroni – che si debbono pagare i debiti fatti da chi ci regala queste Delibere. Ricorderanno tutti il fatto del “concordato” con i creditori per gli oltre 10 milioni di euro di debiti. Per  loro sbagli pagano, e non certo metaforicamente, a pagare saranno ancora una volta i cittadini”.    

La disamina di Silvestroni si allarga ad altre zone: “Sostanzialmente da piazza San Paolo fino a piazza Zampetti non c’è più un parcheggio libero, ma sono diventati tutti a pagamento. Sul Corso, così come al Duomo, e non solo, per sostare 3 ore ci vogliono 4 euro, e se si rimane una giornata lavorativa parcheggiati a Piazza Costituente, quella che ospita la casa dei cittadini, si dovranno sborsare 13 euro. Assurdo pensare  che se si parcheggiasse con vista Colosseo si pagherebbe molto di meno”.

“La situazione, così com’è – aggiunge ancora Silvestroni – ha oltrepassato i limiti dell’invivibilità. Voglio sommessamente ricordare alla Giunta che il Codice della Strada recita che “qualora il comune assuma l’esercizio diretto del parcheggio con custodia o lo dia in concessione, ovvero disponga l’installazione dei dispositivi di controllo di durata della sosta, su parte della stessa area o su altra parte nelle immediate vicinanze, deve riservare una adeguata area destinata a parcheggio rispettivamente senza custodia o senza dispositivi di controllo di durata della sosta”.

Marco Silvestroni

Marco Silvestroni

“Oltre a questo, c’è un altro motivo che rende la quasi totalità delle multe sulle strisce blu illegittime. Il Codice della strada prevede infatti che le aree destinate al parcheggio debbano essere ubicate fuori della carreggiata e comunque in modo che i veicoli parcheggiati non ostacolino lo scorrimento del traffico. Sono quindi illegittime le contravvenzioni elevate per sosta sulle strisce blu se queste aree sono state ricavate, come regolarmente avviene sul territorio di Albano, lungo la stessa strada destinata al traffico, con conseguente restringimento della carreggiata. Questo rende di fatto nulle gran parte delle multe per mancato pagamento del ticket”.

Ricordo ancora a chi mal ci governa, che secondo quanto si legge dalla nota n. 53284 del 12 maggio 2015 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Dipartimento per i trasporti, la navigazione, gli affari generali ed il personale – Direzione generale per la sicurezza stradale – nelle aree di parcheggio dove la sosta è consentita a tempo indeterminato e subordinata al pagamento di una somma, il protrarsi della sosta oltre al termine entro il quale è stato effettuato il pagamento non prevede una violazione al Codice della Strada bensì si configura come una inadempienza contrattuale che comporta per l’Amministrazione creditrice un recupero delle tariffe non riscosse. E’ evidente – aggiunge e conclude il capogruppo di Fratelli d’Italia – che questa delibera deve essere ritirata  e completamente rivista”. 

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