POLITICA

Righini (Fdi) protegge Velletri e altre realtà dei Castelli che potranno diventare ‘Patrimonio dell’Umanità’

Giancarlo Righini in consiglio Regionale
Giancarlo Righini in consiglio regionale

Giancarlo Righini in consiglio regionale

C’è voluta tutta l’attenzione e la sensibilità del capogruppo di Fratelli d’Italia, Giancarlo Righini, per scovare il ‘colpo basso’ che si stava per materializzare ai danni di Velletri ed altre cittadine dei Castelli Romani, incredibilmente escluse da un ordine del giorno presentato nell’aula del consiglio regionale a firma Pd, Sel ed Ncd durante l’ultima seduta consiliare.  

Dopo essere stata fatta maldestramente fuori dalla ‘Charta’ per Expo 2015, con un’improvvida decisione della Regione Lazio, “per Velletri si stava per materializzare un altro duro colpo ad opera di quello stesso Pd che pure governa a maggioranza sia su scala regionale che comunale, per non parlare dell’Area Metropolitana”.

“Ancora una volta – hanno fatto  sapere con orgoglio dalla sezione veliterna di Fratelli d’Italia – c’ha dovuto pensare Righini, come già accaduto in occasione della vicenda Expo, a difendere a spada tratta Velletri e le altre realtà dei Castelli Romani tagliate fuori da chi, evidentemente, ha di nuovo dimostrato scarsa sensibilità ed attenzione nel riconoscere l’importanza e la specificità di una città millenaria”.

Nella mattinata di martedì 12 gennaio il consiglio regionale del Lazio ha quindi proceduto alla riformulazione dell’ordine del giorno sul riconoscimento del Biotopo del ‘Vulcano Laziale’ quale “patrimonio dell’Umanità”. Nell’iniziale odg a firma Pd, Sel e Ncd, erano difatti inclusi solo 8  dei 15 Comuni appartenenti al Parco dei Castelli Romani, ma in virtù dell’intervento del capogruppo di Fratelli d’Italia si è deciso di “promuovere un’iniziativa, coordinata con il Ministero dei Beni culturali, la Città Metropolitana di Roma, il Comuni interessati e il Parco Regionale dei Castelli Romani, al fine di far riconoscere dagli organismi internazionali preposti il biotopo del vulcano laziale, il bacino archeologico e i centri storici di tutti i Comuni compresi all’interno del Parco”.

Dentro, quindi, anche Velletri, Lanuvio, Grottaferrata, Lariano, Rocca Priora, Monte Compatri e Monte Porzio Catone, che erano stati incomprensibilmente esclusi dall’ordine del giorno presentato nell’aula di via della Pisana. “Con buona pace di chi – hanno aggiunto dalla sezione dedicata a Franco Ercoli – senza l’intervento del capogruppo di Fratelli d’Italia avrebbe lasciato passare un odg che avrebbe creato disparità enormi, umiliando ancora una volta la cittadina più estesa e popolosa dei Castelli”.

Daniel Lestini