di Daniel Lestini
I nevofili, ovvero gli amanti della neve, che sembrano aumentare di numero in maniera inversamente proporzionale alle zone dove di neve se ne vede poca, lo chiamano ‘now casting’, ovvero l’osservazione in presa diretta di quel che il cielo manda…o promette! Perchè ad un certo punto, quando l’evento, o presunto tale, si avvicina, non servono neppure più le cartine o i cervellotici modelli matematici, ma l’unica cosa che resta è mettersi dietro la finestra, magari evitando di creare l’alone che l’appanni, e guardare il lampione sotto casa.
Solo allora potrà compiersi il rito magico del primo fiocchetto che svolazza. E se sarà seguito da altri, piccoli (un pò di gragnola) o grandi (la tipica nevicata), lo si scoprirà solo seduta stante. Se rimarrà l’unico, invece, è molto probabile si sia trattato di un abbaglio, perchè anche i nevofili più incalliti, nell’ansia di vedere quel fatidico fiocchettino, magari durante le ore piccole, possono cadere in errore. O magari nella tentazione, quella di allertate gli altri amanti della neve che si riversano sui forum ad ogni inverno, aspettando che la ‘Dama Bianca’ ammanti le loro terre.
Passiamo, più seriamente, al presente: dopo averlo preannunciato nei giorni scorsi (LEGGI QUI) ci troviamo a vivere il primo evento tipicamente invernale di una stagione sin qui particolarmente mite. La colonnina di mercurio è scesa in picchiata e sciarpe e cappotti hanno preso il posto dei giubbini di mezza stagione. Nulla di atipico, se non fosse che nel tepore delle temperature quasi primaverili dei giorni scorsi il repentino abbassamento delle temperature s’è fatto sentire, fin quasi a percepire un freddo persino maggiore di quello che stiamo vivendo.
Detto questo i principali modelli matematici avevano riservato per le nostre terre la classica tramontana: cieli tersi e temperature rigide, con gelate notturne. La neve, quella fitta, confinata come sempre in questi casi, sul versante adriatico della Penisola, come in quasi tutte le colate artiche che affluiscono dai Balcani.
La novità, proprio di queste ore, è però legata al fatto che il Tirreno, come può accadere in casi come questi, starebbe generando un minimo che proprio nelle prossime ore potrebbe riversare qualcosa anche sul versante laziale, con la provincia a sud di Roma in pole position qualora queste formazioni nevose dovessero ‘scaricare’ a terra. Un qualcosa che, lo si può già annunciare, non sarebbe liquido, ma arriverebbe proprio sotto forma di neve. Eh già, proprio quelle ‘cosa’ bianca e candida che fa tenere svegli grandi e piccini…
Per capire se e quanto tale eventualità può essere concreta ci siamo rivolti ai ‘meteomen’ di ‘METEO VELLETRI‘, che senza remore, pur consapevoli di quanto nella meteorologia, basti un niente per cambiare le carte in tavola, hanno annunciato che nella mattinata di domani, martedì 19 gennaio, si assisterà ad un evento nevoso, la cui portata non è ancora quantificabile.
Già nel pomeriggio di domenica, d’altronde, in alcune zone Genzano, Velletri e Lariano si è assistito ad una brevissima nevicata da sconfinamento, ma quanto potrà accadere martedì mattina, con una previsione stimata tra le ore 7 e le 13, potrebbe assumere ben altra portata. Un indizio che si somma all’allerta diramata dalla Protezione Civile, che ha confermato l’alta probabilità di nevicate per la mattinata di domani.
“Noi – fanno sapere Gianluca Autullo, Stefano D’Errico, Andrea Ciafrei e Mario Cinquegrana, ovvero i 4 ‘Bernacca’ dei Castelli – ribadiamo che martedì mattina sarà neve. Stasera scioglieremo la prognosi riguardo agli accumuli possibili, visto che dipenderà tutto dal tipo di entrata! Come vediamo dalla cartina – hanno aggiunto – sono infatti in conformazione addirittura due minimi depressionari con direzione est, e come possiamo vedere dalle nostre due cam inizia ad affluire umidità da ovest”, decisiva per creare precipitazioni.
A questo punto, non resta che protendere gli occhi al cielo….e che nowcasting sia!!!
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