POLITICA

Genzano – ‘Attivamente’ corre sola verso le elezioni. ‘Serve un cambio di passo politico’

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michele saviniLa lista civica “Attivamente”, che nei mesi scorsi si era presentata ufficialmente alla cittadinanza promuovendo un confronto pubblico sul tema della sussidarietà, ha ufficializzato il suo intento di presentarsi da sola alle comunali di giugno, quando la cittadinanza di Genzano sarà chiamata a rinnovare i vertici amministrativi..

“Potevamo cercare un’alleanza più conveniente con chicchessia – riferisce il presidente della formazione civica, Michele Savini, – ma noi siamo più idealisti e pensiamo che la scelta di andare da soli possa essere una condizione necessaria per un cambio di passo politico a Genzano”.
La lista Attivamente si era presentata alla cittadinanza, modificando le sue finalità da sociali e culturali a politiche, sul finire del mese di novembre al Diana Park di Nemi, in un incontro pubblico che aveva destato la curiosità di larga parte degli attori politici genzanesi, sia di centrodestra che di centrosinistra, nonché dell’Amministrazione comunale. 

“Non ci piace la politica dell’anti e del contro – afferma Savini -. Esprimere giudizi sulle altre forze politiche e togliere tempo alla discussione dei programmi, per noi, significa considerare il cittadino non in grado di valutare, mentre i genzanesi, storicamente, hanno sempre avuto una preparazione politica tale da non dover richiedere la mediazione di nessuno per fare le proprie scelte”. Si ragiona su idee e programmi, al momento, e non sul nome che rappresenterà il movimento civico alle consultazioni elettorali, che rimane per ora ignoto. “Stiamo lavorando e affinando i punti programmatici, grazie anche all’aiuto di professionisti dei vari settori e della gente – continua Savini -. Il programma gira tutto intorno alla realizzazione di una maggiore vicinanza tra istituzioni e cittadini, ad una più oculata gestione del patrimonio, alla valorizzazione delle risorse esistenti sul territorio e al turismo che, a breve termine, potrebbe rappresentare un volano di tutte le nostre attività produttive”.

Cosa è mancato sino ad ora? “Un modo di fare politica e di amministrare fatto con amore ed in modo totalmente disinteressato – risponde Savini, anche lui, come tanti, guardando al periodo roseo dell’indimenticato sindaco Cesaroni -. Fare l’amministratore locale non è un lavoro, ma una missione. Non si occupano poltrone, ma seggiole. Dignitisissime seggiole che rappresentano lo sforzo fatto dai cittadini per sorreggere e tenere unito il paese. Chi pensa che amministrare un paese sia il coronamento di una carriera politica sbaglia. Amministrare è un privilegio, ma anche un’immensa responsabilità perchè le scelte sbagliate si leggono negli occhi dei cittadini che incontri per strada, che sono, in un paese, principalmente amici e parenti”.

M.E.