CRONACA

Grottaferrata – 10 arresti in un Centro di Riabilitazione: maltrattati disabili psichici dagli 8 ai 20 anni

clinica grottaferrata

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IL VIDEO DEI MALTRATTAMENTI NEL CENTRO

Dalle prime ore della mattinata odierna, i Carabinieri del NAS di Roma, collaborati dai militari del Gruppo Carabinieri di Frascati, stanno dando esecuzione a 10 ordinanze di custodia cautelare (uno in carcere e nove ai domiciliari) emesse dalla Procura della Repubblica di Velletri a carico di altrettante persone resesi responsabili dei reati di maltrattamento e sequestro di persona di giovani pazienti affetti da patologie neuropsichiatriche, ospiti del Centro di Riabilitazione ‘Eugenio Litta’, con sede nei Castelli Romani, precisamente nel territorio del Comune di Grottaferrata, lungo la via Anagnina. 

Al centro di tutto vi sarebbero stati insulti, intimidazioni e persino maltrattamenti fisici, che avrebbero portato ad un vero e proprio clima di terrore in cui si sarebbero trovati a vivere i giovani ospiti della struttura (tutti di età compresa dagli 8 ai 20 anni). La scoperta è avvenuta al termine di ua indagine dei carabinieri del Nas.

  carabinieri frascatiEd emettere i provvedimenti restrittivi è stato il Gip del tribunale di Velletri, Gisberto Muscolo, che è partito dai risultati delle indagini avviate dalla Procura di Velletri sulle denunce arrivate dalla società gestore della struttura, relative  a sospetti di maltrattamenti ai danni dei pazienti, affetti da patologie neuro-psichiatriche e motorie, con ritardo mentale, sindromi genetiche ed epilessia. 

 Alla luce di quanto sta emergendo appare agghiacciante quanto riportato sul sito internet della struttura, dove si legge che “la necessità del ricovero nel settore residenziale è legata spesso alla difficoltà di gestione del paziente in famiglia in funzione delle sue problematiche mediche; per tale motivo, la prima risposta del Villaggio è quella dell’accoglienza, la possibilità di prendersi cura del ragazzo, dei bisogni delle famiglie, condividendo difficoltà, risorse e progetti riabilitativi”. 

Le indagini, protrattesi per 3 mesi, sarebbero state supportate da intercettazioni e riprese filmate, durante le quali si è potuto confermare certi sospetti, con eccesso di abuso di poteri di assistenza e sorveglianza nell’espletamento di un pubblico servizio in convenzione con il servizio sanitario regionale. Dai video si vedono spinte, schiaffi e persino percosse con le scope per le pulizie, sino a metodi per ingurgitare cibo o medicine coercitivi.

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