POLITICA

Velletri – Paola De Marchis all’attacco del ‘suo’ Pd e dell’Amministazione: ‘Decisione scellerata, è una vergogna’

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Maria Paola De Marchis

Maria Paola De Marchis

Si scaglia duramente contro la Giunta Servadio e altrettanto contro chi tenta di buttare acqua sul fuoco la dirigente del Pd veliterno, Maria Paola De Marchis, in merito alla spinosa e dibattutissima questione della privatizzazione della cultura a Velletri. Non accenna a placarsi l’ondata di polemiche seguite all’approvazione della delibera di Giunta con la quale l’Amministrazione ha ufficializzato la volontà di esternalizzare l’intero comparto culturale, compresa la gestione di tre importanti luoghi della cultura cittadina, oltre alla gestione degli eventi e manifestazioni. A farsene capo dovrà essere una fondazione che vede la compartecipazione della Banca Popolare del Lazio, della Clinica Madonna delle Grazie e, solo in quota minoritaria, del Comune stesso. Una situazione contro la quale dapprima il Movimento 5 Stelle, poi Sinistra per Velletri e, in maniera durissima, anche Fratelli d’Italia, Live, Patto Popolare e Velletri Libera si sono scagliati, quasi sdegnati. Una situazione, che al di là di tutto, starebbe creando profonde spaccature anche all’interno del Partito Democratico stesso, nonostante il tentativo, di qualcuno, di ricomporre subito i cocci, indorando la pillola a chi quella pillola l’ha già ingoiata e gli è parsa indigesta.

Maria Paola De Marchis col sindaco Fausto Servadio

Maria Paola De Marchis col sindaco Fausto Servadio

Nella latitanza dell’assessore alla Cultura, Ilaria Usai – che ha preferito trincerarsi dietro un salomonico silenzio, disertando in settimana entrambe le commissioni cui avrebbe potuto esternare la sua posizione -dopo che le dichiarazioni del consigliere grillino, Paolo Trenta, hanno svegliato le menti cittadine e dato inizio alle recriminazioni, condivise e cavalcate da più parti, Maria Paola De Marchis, una che tradizionalmente non le manda certo a dire, si scaglia anche contro il segretario del Pd locale, Gianfranco Cestrilli. Eloquente quanto scritto, a caldo, nel suo profilo Facebook: “Gianfranco Cestrilli se ci sei batti un colpo! Cultura, abusi edilizi e la mia vergogna di essere un dirigente PD all’oscuro dell’operato discutibile dell’Amministrazione comunale su questi argomenti”.

“La decisione della Giunta Comunale non riguarda solo la gestione del patrimonio storico di questa città – ha poi rincarato la dose la fondatrice dell’associazione culturale ‘Calliope’, che tanto ha fatto, in questi anni, nel comparto culturale cittadino – ma riguarda la scelta di delegare a soggetti privati la programmazione in ambito culturale; scelta che non abbiamo sottoposto al vaglio dei cittadini di Velletri quando abbiamo chiesto il loro voto per vincere le elezioni. Allora dico a chi pensa che il ruolo del Partito Democratico debba ridursi alla tacita accondiscendenza per salvaguardare un’amministrazione che ne è figlia, che sta sbagliando”.

De Marchis aveva provocatoriamente invocato l’intervento del segretario del circolo locale sulla questione che sta infiammando il dibattito cittadino e politico, dichiarandosi fortemente contrariata del fatto che, al vertice di un’associazione culturale storica, lei stessa fosse all’oscuro delle intenzioni dell’Amministrazione. “Calliope è un pezzo del Partito democratico (troppo spesso si dimentica che siamo uno dei soggetti che hanno dato vita al Partito democratico di Velletri) e questo pezzo ieri ha dato “un sonoro sganassone” alla Giunta che ne è figlia, come farebbe qualsiasi buon padre di famiglia nei confronti dei figli che sbagliano – ha continuato, facendo accenno ad una tavola rotonda promossa dalla sua associazione, proprio per approfondire la tematica in questione -. L’incontro si è concluso con la decisione di mettere in atto tutte le azioni necessarie per impedire che otto anni di buon governo di questa città possano essere annullati da una decisione scellerata”.

Resta da capire, a questo punto, se l’energica e combattiva De Marchis, possa far ‘ragionare’ i suoi, convincendoli ad un passo indietro che sembra auspicato da molti. E intanto pare che la sua contrarietà faccia proseliti, visto che all’interno del partito non sarebbero pochi quelli che avrebbero storto il naso. Tra questi anche Giuliano Cugini, per tanti il referente in consiglio comunale del gruppo che fa capo alla De Marchis. Non un caso che proprio Cugini, decano dell’aula consiliare, abbia condiviso l’articolo dei 5 Stelle, che per primo ha dato il là alla denuncia di quanto andava profilandosi…

Michela Emili  

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