POLITICA

Ariccia – Il piddino Emilio Tomasi attacca il Sindaco: ‘Dichiarazioni da terrorismo psicologico’

ariccia

All’indomani dalla ‘caduta’ dell’Amministrazione comunale in carica ad Ariccia, col conseguente commissariamento in vista delle prossime elezioni, riceviamo e pubblichiamo una lettera di Emilio Tomasi, ormai ex consigliere comunale di Ariccia, eletto nelle fila del Partito Democratico, che replica in maniera piccata alle dichiarazioni del Primo cittadino, accusandolo di terrorismo psicologico a scopo propagandistico”.

emilio tomasi“Una crisi che si protrae da due anni e che è sfociata con l’uscita dal partito di quattro consiglieri del PD su sei avrebbe richiesto il buon senso del sindaco di dimettersi in uno col segretario del partito. Ma evidentemente c’è stata una sostanziale incuranza delle ragioni di due fedeli consiglieri che hanno espresso il proprio dissenso sempre motivandolo. Negli ultimi due anni la giunta comunale ha visto respingere dal consiglio comunale gli atti di natura urbanistica (ace, piano di indirizzo e cantina sociale) con il motivato diniego di consentire l’ulteriore cementificazione del territorio.  Con il collega Ermini ci siamo dimessi dopo aver reiteratamente manifestato pubblicamente il nostro dissenso rispetto ad alcun scelte onerose, clientelari ed inefficienti.

Nessuno ha rivendicato scampoli di edificazione, piuttosto abbiamo contestato il modo con cui il piano di indirizzo si stava andando affermando, e ciò unitamente ai consiglieri di Alleanza per Ariccia (la storica lista civica del sindaco). Vale a dire il fatto che lo stesso non era stato partecipato né dai cittadini, né dalle associazioni, né dalle commissione consiliari. Poi ci siamo opposti ai suoi contenuti: 5000 abitanti su fontana, polo unico scolastico in un terreno boscato con ulteriore cessione di cubatura in favore del fortunato privato (che non appartiene al novero dei consiglieri che si sono dimessi, ma guarda caso è lo stesso beneficiario di altra lottizzazione approvata da Cianfanelli nel 1997)

Ancora dissenso alla pianificazione vi è stato in merito ad Ace terreno percorso dal fuoco nel 2003 e per il quale il Consiglio di Stato ha decretato il divieto di cambiamento di destinazione urbanistica da agricola speciale per 15 anni, mentre la giunta aveva proposto di proiettarci svariati metri cubi di cemento residenziale. E’ stato anche respinto il tentativo di trasformare le cubature della Cantina sociale in appartamenti, con la scusa di circondare una piazza di cui bisogna il quartiere. Le scelte urbanistiche sono state contestate nel merito, nel metodo e nei costi in quanto ad oggi, senza alcun risultato concreto (v. nuclei di perimetrazione abusivi) sono costati oltre 700.000,00 euro. Il 22.2.2016, peraltro, abbiamo sentito l’esigenza di fermare l’azione amministrativa che aveva preso una pericolosa deriva elettorale. In particolare all’ultimo consiglio comunale è stato votata una delibera patentemente illegittima (priva anche dei visti di regolarità finanziaria e tecnica) con cui i proprietari di alloggi di una sola cooperativa avrebbero ottenuto in proprietà l’area di sedime comunale che altre cooperative hanno pagato in base alla delibera del 2009. Ricordiamo, in fine, che  nessun disagio sarà procurato ai cittadini per via del commissariamento. Non avrà ripercussioni sulla realizzazione dell’ospedale e sull’avvio della casa della salute entrambi ormai affidati alla gestione USL RM H”.

Emilio Tomasi 

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