POLITICA

Marino – Il segretario regionale del Psi lancia la candidatura a Sindaco di Giulio Santarelli

giulio santarelli

 

La presentazione della candidatura di Giulio Santarelli

La presentazione della candidatura di Giulio Santarelli

L’Assemblea Pubblica del PSI di Marino per l’ampia partecipazione ha ricordato le Assemblee della Prima Repubblica, quando il PSI marinese era alla guida della città. Il PSI di Marino scopre le sue carte e con il Segretario Regionale Romanzi lancia ufficialmente la candidatura a Sindaco di Giulio Santarelli. La proposta arriva mentre il centrosinistra è alle prese con una situazione frammentata, che nei giorni scorsi ha portato al commissariamento degli organi locali del PD e ha posto fine alla disputa sulle primarie con la motivazione che non vi siano più i termini per la loro convocazione. “Purtroppo – fanno sapere dal Psi in una nota – il compito di designare un candidato Sindaco è reso problematico per la quantità di proposte sulle quali è centrata l’attenzione dei Partiti che hanno sottoscritto l’accordo per la coalizione di centrosinistra. La posizione dei Socialisti, riaffermata negli interventi del Segretario della sezione Mestici, del Segretario Regionale Romanzi e dei numerosi interventi tra cui quello del Commissario dell’IDV Comandini è chiara e non ammette deroghe. Il Candidato a Sindaco dovrà rispondere a tue requisiti di fondo:  non aver avuto alcun ruolo o presenza nelle giunte Palozzi; offrire le necessarie garanzie sulle capacità di realizzare la discontinuità e il ripristino della legalità,trasparenza e partecipazione democratica che rappresentano gli elementi imprescindibili delle intese sottoscritte dal PD, PSI, IDV, MCD e UDC”.

giulio santarelli

Giulio Santarelli

“Inoltre – si legge ancora nella nota a nome del segretario della sezione di Marino, Sergio Mestici – per i Socialisti è fondamentale che sia espressione di uno dei Partiti che hanno sottoscritto la coalizione di centrosinistra. A tale proposito mentre condividiamo l’apertura a liste civiche che provengono da altre esperienze diciamo con forza che mai i Socialisti potrebbero far parte di una coalizione che assegna la funzione di guida a rappresentanti di liste civiche tanto più se nei 10 anni trascorsi hanno collaborato con le Giunte Palozzi. La città di Marino dopo 10 anni di malgoverno e di corruzione è ridotta allo stremo e solo un forte colpo di reni può farla rialzare. Commercio, artigianato,agricoltura, turismo, occupazione,mostrano il volto di una crisi non più congiunturale ma strutturale. Ad essa si innesta una grave frattura democratica tra il Palazzo del potere e i cittadini causata dalla permanente violazione delle norme di Legge e dello Statuto Comunale con l’annullamento delle garanzie a tutela dei Diritti dei cittadini a partire dal difensore civico mai nominato e dall’obbligo delle consultazioni sulle materie dell’Urbanistica e del Bilancio mai rispettate. Quello Statuto che va sottolineato rappresenta per il Comune quello che la Carta Costituzionale rappresenta per la Repubblica Italiana e che a Marino è stato totalmente ignorato. Il Comune di Marino, deve essere chiaro a tutti va ricostruito dalle fondamenta. Per far ciò deve essere immediatamente elaborato un nuovo PRG che superi le violazioni di Legge di quello approvato dalla Regione nel 2004 e che recepisca il Piano Territoriale di Coordinamento approvato dalla Provincia nel 2010,e la Convenzione Europea sul Paesaggio che comporta il recepimento del Piano Paesistico della Regione. In ultima analisi -conclude Sergio Mestici – il centrosinistra mostrerà di essere alternativo al centrodestra non solo se scriverà nel suo Programma di esserlo,ma soprattutto se a guidare la Coalizione sarà una personalità autorevole che in questi anni ha denunciato in tutte le sedi il malgoverno e le illegalità delle Giunte Palozzi e sarà in grado di presentare una squadra di alto profilo e di specchiate onestà. Il centrosinistra oggi ha l’opportunità di battere non solo la Destra ma anche il Movimento 5 Stelle per vincere le elezioni e soprattutto mostrarsi all’altezza della sfida che i gravi problemi della collettività impongono”.