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Il ‘venerdì nero’ dei trasporti: sciopero dei mezzi, la Capitale resta a piedi

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scioperoLo hanno già definito un ‘venerdì nero’, come accade spesso in occasione degli scioperi generali. Quello odierno è stato indetto dalle categorie indetto da Cub, Si-Cobas e Usi-Ait e nel calderone sono entrate diverse cose, a partire dalla contrarietà agli interventi militari all’estero per arrivare alla politica economica e sociale del governo Renzi e dell’Unione europea, a partire dal Jobs act e l’abolizione dell’art. 18, per arrivare al blocco dei contratti pubblici e privati.

Disagi pesanti per chi lavora nella Capitale, visto che bus, tram, metropolitane e treni locali gestiti dall’Atac si sono fermati dalle 8.30 e resteranno a motori spenti sino alle 12.30. Decisiva l’ordinanza del Prefetto di Roma, Franco Gabrielli, che ha ridotto la durata di 4 ore.

Non dovrebbero esserci particolari disagi, invece, nella circolazione dei treni regionali di Trenitalia anche al di fuori delle fasce oraria di garanzia nelle quali sono assicurati per legge i servizi minimi. Nessun problema col servizio di trasporto extraurbano dei mezzi Co.Tra.L., non interessati dall’odierna protesta.

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